Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

CARONIA: SEQUESTRATI I BENI DI GIUSEPPE LO RE & C., REFERENTE DI COSA NOSTRA SUI NEBRODI

La Polizia di Stato sequestra beni ad un noto pregiudicato di Caronia: Giuseppe Lo Re, considerato referente della mafia palermitana nell'area dei Nebrodi, già arrestato nell'ambito dell'operazione ‘Dolce Vita‘, con altre 13 persone per avere messo in piedi una organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione in un night club di Caronia, in provincia di Messina. Sequestrati beni riconducibili allo stesso, al fratello Salvatore e ad alcuni prestanome
Messina, 23/10/2013 - A distanza di un anno dall’esecuzione dell’operazione di polizia denominata “Dolce Vita” che lo ha condotto in carcere (unitamente ad altre 13 persone) con l’accusa di avere organizzato un’associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione nel proprio night club di Caronia (ME), un noto pregiudicato, Giuseppe Lo Re, già arrestato nell'ambito dell'operazione ‘Dolce Vita‘,  considerato il referente di Cosa Nostra palermitana sui Nebrodi, ritorna nel mirino delle indagini della Polizia di Stato, che stavolta ne colpisce l’intero patrimonio.

Nella giornata di ieri 22 ottobre 2013, gli agenti del Commissariato di P. S. di Sant’Agata Militello hanno dato esecuzione ad un decreto giudiziario emesso dal GIP presso il Tribunale di Barcellona P. G., avente ad oggetto il sequestro preventivo di un complesso patrimoniale riconducibile al pregiudicato Giuseppe Lo Re e costituito da quote societarie, immobili (industriali e residenziali), fondi, conti correnti, beni aziendali ed una settantina di veicoli, per un valore complessivo di poco inferiore al milione di euro.

Gli investigatori della Polizia di Stato – all’esito di un certosino lavoro basato su analisi documentali, escussione di persone informate sui fatti ed intercettazioni telefoniche - hanno rintracciato e ricostruito gli estremi di un corposo e variegato complesso di beni, il cui valore risulta assolutamente sproporzionato rispetto alle formali capacità reddituali di un noto pregiudicato , eppure allo stesso riconducibile di fatto, nonostante l’artata interposizione di conniventi prestanome rispondente al solo scopo di celare le reali possidenze del pregiudicato ed eludere così l’aggressione patrimoniale dello Stato ai sensi della vigente legislazione antimafia.

La Polizia di Stato ha accertato, in particolare, Giuseppe Lo Re (che pure formalmente non riveste alcun ruolo al riguardo) sia di fatto riconducibile la società di capitali “Autoservice Srl” originariamente costituita tra il fratello ed un tale (che ne è anche il formale amministratore unico).

Allo stesso è riconducibile l’omonima concessionaria di autoveicoli intestata alla società sopra citata, sedente nella frazione Marina di Caronia, nonché gli immobili intestati o in uso alla predetta società, tra cui quello in cui il pregiudicato risiede (oggetto di un contratto di leasing per un valore di diverse centinaia di migliaia di euro), gli arredi e le strutture aziendali, i titoli e lo stesso parco veicolare della concessionaria.

Sono stati sequestrati beni riconducibili allo stesso Giuseppe Lo Re, al fratello Salvatore e ad alcuni  prestanome. I poliziotti hanno denunciato il noto pregiudicato, il fratello e l'amministratore unico dell'Autoservice srl" per concorso nel delitto di intestazione fittizia di beni (previsto nella legge speciale di contrasto alla criminalità mafiosa n°356 del 1992), sottraendo agli indagati la disponibilità dei seguenti beni sequestrati:

- quote societarie della Autoservice Srl

- sede e complesso aziendale della omonima concessionaria di autoveicoli usati

- immobile residenziale sito in contrada Buzza di Caronia Marina con annessa corte;

- n° 2 conti correnti;

- n°70 veicoli di varie tipologie.

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