Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

M5S & NAPOLITANO: UN IMPEACHMENT CIASCUNO NON FA MALE A NESSUNO

25/10/2013 - Il presidente viene accusato di aver "interferito illegalmente nelle attività del Legislativo, dell' Esecutivo e del Giudiziario", e di aver avviato "l' esercizio di una propria funzione governante": che è "inammissibile", "autoritaria" perché non regolata, e "altamente pericolosa perché non sostenuta da alcuna responsabilità politica". Cossiga, sostiene il PDS, ha aperto un "incostituzionale circuito tra partiti
e presidente", e assunto comportamenti da "capo di un partito" violando "un inderogabile dovere di imparzialità". Il tutto, avverte il documento, nella "piena consapevolezza" di essere "al di fuori dell' ordinamento costituzionale". Con la "strumentalizzazione" dei media "per conquistarsi una parte dominante nei conflitti da lui stesso aperti". "Si è fatto portatore di un personale disegno per la soluzione della crisi italiana che prevede lo scavalcamento delle regole fissate dalla Costituzione per modificare la forma di governo e la stessa Costituzione".  (La Repubblica, Aprile 1991)

La Rete è giovane, e i giovani non ricordano. Per questo, in molti, oggi accusano il M5S di "ignoranza" sostenendo che in Italia l'impeachment sarebbe legalmente impossibile.
Li scusiamo. Non possono sapere che nel nostro Paese esiste un precedente relativamente recente di procedura di impeachment nei confronti di un Presidente della Repubblica. La avviò, con tutti i crismi, nel 1991 l'allora PDS (Partito Democratico della Sinistra) verso Francesco Cossiga all'epoca inquilino del Quirinale.

La procedura di impeachment, come da prassi, fu firmata da tutto il gruppo parlamentare del PDS che includeva anche l'attuale Presidente Giorgio Napolitano. Il quale adottò per l'occasione una specie di "linea morbida" sostenendo che Cossiga andasse indotto alle dimissioni.
Il PDS accusava il Presidente nientemeno che di "alto tradimento" e "attentato alla Costituzione". Leggete l'articolo originale di Repubblica che riassume le imputazioni a carico di Cossiga da parte del Partito Democratico della Sinistra. Qualcuno ha una fotocopiatrice?

Repubblica - Aprile 1991
Repubblica - Ottobre 1991

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