Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

"SETTE STORIE PER LASCIARE IL MONDO” DI ROBERTO ANDÒ E MARCO BETTA AL MASSIMO DI PALERMO

La Stagione 2013 del Teatro Massimo di Palermo presenta in prima assoluta
Giovedì 24 ottobre, ore 19:30, Teatro Massimo – Sala Pompeiana
inaugurazione della mostra di fotografie di Ferdinando Scianna “Dormono”
Giovedì 24 ottobre alle ore 20:30 debutta al Teatro Massimo una novità: l'opera per musica e film di Roberto Andò e Marco Betta “Sette storie per lasciare il mondo” (repliche sino al 27 ottobre – Editore Casa Ricordi, Milano): “un'elegia del sonno e della veglia” diretta da George Pehlivanian con la partecipazione dell'attrice Donatella Finocchiaro, dei soprani Gabriella Costa e Maria Chiara Pavone, dei Fratelli Mancuso (cantanti, compositori e polistrumentisti siciliani, vincitori del premio per la miglior colonna sonora all'ultima Mostra del Cinema di Venezia), del carrettiere Giovanni Di Salvo e del coro di lamentatori “Memento Domini” di Mussomeli.
Il debutto dell’opera è stato preceduto da una serie di eventi collaterali (proiezioni, conversazioni etc) organizzati dal Teatro Massimo con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, i Cantieri Culturali alla Zisa, il Centro Sperimentale di Cinematografia e il Conservatorio “Bellini” di Palermo. Ultimo appuntamento il 24 alle ore 19:30 nella Sala Pompeiana del Teatro Massimo per l'inaugurazione – alla presenza dell’autore – della mostra di fotografie di Ferdinando Scianna “Dormono”, fonte iconografica alla quale si sono ispirati gli autori.
Lo scenario di “Sette storie per lasciare il mondo” è tutto siciliano, così come gli autori: un'opera prodotta interamente dal Teatro Massimo che lo stesso Andò definisce ispirata al ciclo di fotografie sul sonno di Ferdinando Scianna (immagini che ritraggono uomini, donne, bambini sprofondati nel sonno e ripresi in vari momenti e luoghi del mondo) che saranno esposte in teatro contemporaneamente allo spettacolo. Alcuni dei dormienti di Scianna si materializzano sulla scena come ricostruzioni tridimensionali o installazioni viventi create da Giovanni Carluccio e disposte su un declivio racchiuso fra i due grandi schermi sui quali avviene – sul proscenio e sullo sfondo – la proiezione delle immagini.
Marco Betta descriveva così la prima versione dell'opera al debutto nel 2006 al Bellini di Catania: “una sinfonia di suoni e voci divisa in un'Ouverture e sette movimenti, preceduti da brevi Interludi affidati al violino e alla viola solisti. Tutta la partitura è costruita come un mosaico intorno ai film e alle apparizioni sonore degli artisti popolari, ultimi reperti di un mondo destinato a sparire del tutto”. “L'opera – spiega Dario Oliveri nel programma di sala - “è una costellazione di sette scene (o storie) scandite da altrettante epigrafi letterarie: ogni episodio è diversamente caratterizzato da un punto di vista compositivo e tende a focalizzare un particolare aspetto del quadro d'insieme. Per quanto riguarda l'organico strumentale, la partitura prevede una normale orchestra sinfonica, con l'aggiunta di voci campionate ed elaborazione del suono in tempo reale. Assai variegato e tendente a raccogliere le suggestioni di un esplicito rapporto fra repertorio colto e popolare, fra musica scritta e d'improvvisazione, appare invece l'organico vocale, che oltre a soprano, voce femminile e coro misto (dietro le quinte) vede anche la presenza di un carrettiere, del Coro delle Confraternite del Venerdì Santo di Mussomeli e di una voce recitante, che si propone sin dall'inizio come una "guida" nel labirinto dell'opera, di cui osserva e commenta - come dall'esterno - i percorsi. Cruciale è infine l'apporto di vari cantori e musicisti della tradizione popolare siciliana e soprattutto dei Fratelli Mancuso, due straordinari cantanti, compositori e polistrumentisti originari di Sutera, in provincia di Caltanissetta, che interagiscono creativamente con la musica di Marco Betta e sono dunque protagonisti di alcuni fra i momenti più intensi ed espressivi dello spettacolo”.
“Di tutte le possibili cronache – sottolinea Andò nell'introduzione al libretto – “quella del sonno è una delle più paradossali, proiettata com’è, non senza un certo stupore, sul nostro consueto, meritato, assentarci dal mondo. Non c’è nulla di più misterioso del volto di una donna o di un uomo che dorme, nulla di più misterioso del patto che ci lega al mondo quando chiudiamo gli occhi. Nulla di più privato e nulla di più pubblico del nostro andirivieni, lento e sfumato, dalla veglia al sonno. Ho voluto mettere in relazione il dormire con il fatto che ogni tanto qualcuno ci ricorda che si può sparire senza lasciare tracce. Una tentazione che il più delle volte rappresenta un giudizio morale, altre volte il desiderio di rinascere. Il fatto che ogni tanto qualcuno sparisca e da assente continui a dialogare con chi resta lo considero, con il sonno, uno dei più attendibili diagrammi morali della Sicilia. Questo è vero sia nel caso si sparisca per scelta, sia che si scompaia inghiottiti da un piano criminoso ordito da persone, o mafie, che agiscono nell’ombra. Probabilmente il sonno è una prova generale di una più definitiva sparizione, o forse è l’esatto contrario, la misura di eternità che ci è stata affidata. Forse sparire è un gesto morale, ma può essere altrettanto attendibile considerarlo una ulteriore declinazione della vigliaccheria. Come d’altronde il sonno”. “Il testo ideato da Roberto Andò – spiega ancora Oliveri - “non può considerarsi un libretto in senso tradizionale, data la rinuncia alla "trama" e la totale assenza di dialogo/recitativo, ma soprattutto per il carattere più che altro evocativo, direi quasi "saggistico" dello spettacolo. Inoltre, l'autore alterna testi originali e frammenti poetici o in prosa di altri autori, muovendosi sulla linea di confine con il teatro di parola e conferendo al suo lavoro il tratto tipicamente post-moderno di un affascinate montaggio o collage di elementi”.

Costo dei biglietti per l'opera: da euro 15 a euro 125, in vendita presso il botteghino del Teatro (aperto da martedì a domenica ore 9.30 - 17, tel. 0916053580 / fax 0916053391 / biglietteria@teatromassimo.it), sul sito www.teatromassimo.it o nelle prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket. Informazioni e prevendita 800 907080 (tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17). Teatro Massimo – piazza Verdi 1 – 90138 Palermo
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Per ulteriori informazioni e fotografie, utilizzare l’indirizzo email: stampa@teatromassimo.it oppure tel. 0916053206 (Floriana Tessitore +39 3387339981).

24 - 27 ottobre
Sette storie per lasciare il mondo
Opera per musica e film di Roberto Andò e Marco Betta ispirata al ciclo di fotografie sul sonno di Ferdinando Scianna
Libretto di Roberto Andò
Musica di Marco Betta
Editore: Casa Ricordi srl, Milano

Direttore George Pehlivanian
Regia Roberto Andò
Scene, costumi e luci Gianni Carluccio
Regia video Luca Scarzella
Ingegnere del suono Giuseppe Rapisarda
Assistente te alla regia e casting Chiara Agnello
Assistente video Michele Innocente

Interpreti
Soprano Gabriella Costa
Soprano Maria Chiara Pavone
Voce recitante Donatella Finocchiaro
Voci e strumenti Fratelli Mancuso
Carrettiere Giovanni Di Salvo
Lamentatori Associazione culturale “Memento Domini” di Mussomeli

Orchestra e Coro del Teatro Massimo
Maestro del Coro Piero Monti

Nuovo allestimento del Teatro Massimo
Prima rappresentazione assoluta della nuova versione

Giovedì 24 ottobre, ore 20:30 Turno Prime
Venerdì 25 ottobre, ore 18:30 Turno C
Sabato 26 ottobre, ore 16:00 Turno B
Sabato 26 ottobre, ore 20:30 Turno F
Domenica 27 ottobre, ore 17:30 Turno D

Palermo, 23 ottobre 2013 f.t.
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giovedì 24 ottobre ore 20:30, Teatro Massimo (repliche sino al 27)
“Sette storie per lasciare il mondo”
opera per musica e film di Roberto Andò e Marco Betta
ispirata al ciclo di fotografie sul sonno di Ferdinando Scianna
Prima rappresentazione assoluta della nuova versione
Testo di Roberto Andò - Musica di Marco Betta

foto di scena (Studio Camera)



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