Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

M5S: “LA CAMERA DEI DEPUTATI È UN MONDO A PARTE, IMPERMEABILE ALLA CRISI DELL'ITALIA”

Lo scrive Riccardo Fraccaro, M5S, Ufficio di Presidenza Camera dei Deputati: “Montecitorio è uno Stato sovrano, con delle norme proprie e una legislazione interna che ne fanno una zona extraterritoriale rispetto al resto d'Italia. La Camera è un mondo a parte, impermeabile alla crisi economica e sociale del Paese, che spende 1 miliardo di euro ogni anno. Il Segretario generale della Camera percepisce 405mila euro di retribuzione base, con un incremento del 2,5% ogni due anni”
Roma, 13/11/2013 - Montecitorio è uno Stato sovrano, con delle norme proprie e una legislazione interna che ne fanno una zona extraterritoriale rispetto al resto d'Italia. L'Istituzione che scrive le leggi per il Paese non le applica a se stessa e, quindi, ciò che vale per i cittadini non vale per i reggenti della Camera e la loro corte di Grand commis, che godono di trattamenti giuridici e retributivi che non hanno pari.

Ad esempio, nel regno di Montecitorio non hanno valore la legge 262 del 2005, che ha espunto dall'ordinamento italiano l'ipotesi di mandati a vita per i dirigenti della pubblica amministrazione, e il decreto legge 201 del 2011, che ha introdotto un tetto alle retribuzioni a carico delle finanze pubbliche. La Camera è un mondo a parte, impermeabile alla crisi economica e sociale del Paese, che spende 1 miliardo di euro ogni anno.

Passano le legislature e i Governi, ma restano i privilegi. Il Segretario generale della Camera percepisce 405mila euro di retribuzione base, con un incremento del 2,5% ogni due anni. Poiché Ugo Zampetti svolge questo ruolo dal 1999, il suo stipendio si aggira intorno ai 600mila euro. Passando da Violante a Casini, da Bertinotti e Fini all'attuale presidente Laura Boldrini, questo cardinale Richelieu delle istituzioni è rimasto saldo alla sua poltrona percependo uno stipendio d'oro che è costantemente aumentato.

Lo stesso dicasi del suo vice, che percepisce circa 305mila euro di base oltre allo scatto biennale del 2,5%, da 11 anni a questa parte. Si tratta di Guido Letta III, della dinastia di Enrico e Gianni, che potrebbe diventare il nuovo Segretario generale della Camera quando Zampetti-Richelieu vorrà andare in pensione: ovvero alla fine del prossimo anno, a meno che il regno di Montecitorio non deciderà di avvalersene anche oltre i 65 anni. Qui tutto può accadere.

Come MoVimento 5 Stelle abbiamo proposto di introdurre un termine massimo di durata degli incarichi, prevedendo che vengano assegnati con procedure trasparenti e competitive, e di allinearne il trattamento economico al resto della pubblica amministrazione anche con verifiche periodiche della professionalità. Far rispettare il limite temporale dei ruoli e introdurre un tetto ai relativi consentirebbe di contenere i costi principeschi della Camera, escludendo posizioni di vantaggio maturate sul piano dell'affiliazione politica.
Abbiamo naturalmente incontrato la resistenza di tutti i partiti di centro, destra e sinistra. Ma non molliamo. Continueremo a batterci perché Montecitorio smetta di essere il regno degli sprechi e dei privilegi e cominci ad adeguarsi alle condizioni che valgono per tutti gli altri cittadini. Stay tuned!


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