Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

VIDERO E CREDETTERO. LA BELLEZZA E LA GIOIA DI ESSERE CRISTIANI

La mostra, promossa dall’Associazione Culturale “Don Giuseppe Riggi” in occasione dell’Anno della fede, sarà visitabile dal 10 al 16 novembre nella Basilica Cattedrale di Messina. Sabato 9 novembre alle ore 19 l’inaugurazione e la presentazione con don Liborio Di Marco e Maria Concetta Buttà
Messina, 08/11/2013 - Per iniziativa dell’, con il patrociniodell’Arcidiocesi di Messina‐Lipari‐Santa Lucia del Mela e di Comunione e Liberazione di
Messina, domenica 10 novembre aprirà al pubblico
nella Basilica Cattedrale di Messinala mostra Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani, prodotta da Itaca con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione,
che ha concesso il logo dell'Anno della fede, del Progetto Culturale della Chiesa Italiana e dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI.

Sabato 9 novembre alle ore 19 avrà luogo l’inaugurazione e la presentazione dei contenuti
della mostra con gli interventi di Don Liborio Di Marco, docente di Sacra Scrittura presso la
Facoltà Teologica di Sicilia in Palermo, e Maria Concetta Buttà, coordinatrice della mostra
per la Sicilia.

«In un tempo nel quale Dio è diventato per molti il grande Sconosciuto e Gesù semplicemente
un grande personaggio del passato» – ha detto Benedetto XVI – occorre «un rinnovato
impulso, che punti a ciò che è essenziale della fede e della vita cristiana», cioè l’incontro con
Cristo, vivo e presente. È questo l’intento dell’esposizione, che si colloca nell'ambito
dell'Anno della fede voluto da Benedetto XVI, e portato avanti con altrettanta audacia dal
grande testimone della bellezza di Cristo quale è Papa Francesco, come occasione di
riscoperta di una fede ragionevole e piena di speranza.

La mostra, costituita da 32 pannelli suddivisi in cinque sezioni, propone un percorso di testi e
immagini che, partendo dal contesto di un «mondo dopo Gesù senza Gesù», per usare
un'espressione del poeta Péguy, intende mettere in luce il realismo e la ragionevolezza della
fede come l'unica

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