Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO, LA CARITAS DIOCESANA DI MESSINA ACCANTO ALLE FAMIGLIE, AL VIA LA CAMPAGNA “GAME OVER”

Conferenza stampa martedì 17 alle ore 10,30 Casa della Carità, via Emilia 19, Provinciale
Messina, 11/12/2013 - Informare ed indurre alla riflessione. Assistere e accompagnare in percorsi personalizzati. Raccogliere e aggiornare dati approfonditi sul territorio della Diocesi. La Caritas diocesana di Messina si mette in gioco sulla dipendenza da gioco d’azzardo. E lo fa usando gli strumenti che le sono propri: l’ascolto, la verifica, la
comprensione, l’individuazione di casi su cui intervenire tramite attività specifiche, l’analisi e l’aggiornamento. La campagna “Game over” della Caritas sarà illustrata in una conferenza stampa che si terrà martedì 17 dicembre nella Casa della Carità, in via Emilia 19 (Provinciale, Messina) alle ore 10,30. Interverranno il direttore della Caritas, padre Gaetano Tripodo, e i due referenti del progetto, Maria Teresa Santangelo ed Enrico Pistorino.

“Nella nostra società – spiega padre Tripodo - giocare è socialmente accettato e promosso, praticamente non esiste momento della giornata nel quale il gioco non sia possibile, diverse generazioni si ritrovano in questa pratica, dagli adolescenti agli anziani. Tutto ciò in qualche modo ‘normalizza’ questo tipo di condotta che, però, conduce con sempre maggiore frequenza ad una dipendenza vera e propria. Le famiglie, i gruppi di amici, gli esperti della salute, la comunità tutta sono chiamati a supportare trattamenti di ‘riabilitazione’ che non esitiamo a definire di ‘liberazione’ da quella condotta compulsiva alla quale soggiacciono alcuni soggetti e che li porta a rischiare soldi, mettere in pericolo la serenità propria e dei propri cari, trasformare in ‘asservimento psicologico’ il normale piacere del gioco”.

Qualche anno fa, ricorda il direttore della Caritas di Messina, la nostra città si è assestata ai primi posti in Sicilia nel gioco d’azzardo e la situazione sembra essersi ulteriormente aggravata. Sono stati 31 milioni di euro quelli incassati nel 2011 dalle 162 ricevitorie esistenti nel comune di Messina, nello stesso anno era di 980 euro il giocato pro capite degli abitanti della provincia, il più alto della regione.

“Alla Caritas abbiamo capito, da una serie di indizi indiretti, che a Messina c’è bisogno di un intervento specifico in questo settore. La crisi economica e sociale in atto, che ha evidenti effetti sulla tenuta psicologica e relazionale dei cittadini, è un elemento che aumenta significativamente i fattori di rischio. Per questa ragione, insieme con i nostri operatori – conclude padre Tripodo – abbiamo deciso di impegnarci direttamente”.

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