1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

“NO TARES”, UN COMITATO CITTADINO PER LA CLASS ACTION CONTRO LE TARIFFE IMPAZZITE

20/12/2013 - Il comune di Capri Leone, nei giorni scorsi, ha provveduto ad approvare le nuove tariffe TARES e ad inviare ai cittadini i relativi avvisi di pagamento che, con grande sorpresa, risultano, per le utenze domestiche, quasi raddoppiate rispetto
all’anno precedente, mentre, per le utenze non domestiche, gli aumenti sono stati addirittura stratosferici. Infatti, per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, il comune di Capri Leone ha "previsto", per l’anno 2013, un costo totale di oltre 947.000 euro (quasi un MILIONE di euro).

I CITTADINI DI CAPRI LEONE NON SI POSSONO PERMETTERE DI SPENDERE UN MILIONE DI EURO PER LA RACCOLTA
RIFIUTI.
A nostro parere le modalità politiche ed amministrative con cui si è proceduto all’approvazione della TARES sono frutto di una politica passiva nei confronti dell'ATO ed ingiusta verso i cittadini.
Chi doveva controllare l’ATO (PRIMA E NON DOPO!) non ha controllato.
Non si capisce altrimenti come sia stato possibile un aumento degli importi così rilevante rispetto agli anni precedenti.
L’ATO non puo’ fare quello che vuole e poi mandarti la fattura. Esso deve rispettare regole e piani precisi e spettava ai sindaci controllare che lo facesse.
Il piano finanziario posto alla base dei calcoli non è regolare. Infatti non è altro che uno specchietto che riporta sinteticamente i TOTALI forniti dall'ATO, ed accettato acriticamente dal comune.
Non specifica alcun dato sulla tipologia dello smaltimento, sulla effettività del riciclo dei rifiuti differenziati, sui
conferimenti, sugli eventuali incassi derivati, etc. etc.
Nessun dato neanche sulla tipologia e la quantità dei materiali raccolti, sui mezzi impiegati, sul personale utilizzato.

Questo non è un piano finanziario: questo è un semplice riporto di cifre senza significato.
Fra l'altro, visto che nel corso dell'anno si sono accavallati il periodo di competenza dell'ATO ed il periodo di competenza del comune, (che logicamente hanno avuto caratteristiche diverse) i piani dovevano essere due e non uno. Questo piano finanziario manca di trasparenza e precisione, non rispetta quanto previsto dall’ art 8 D.P.R. 158/1999 e quindi non è idoneo a fungere da base di calcolo e da congrua MOTIVAZIONE alla delibera di approvazione delle tariffe.

Tutto il procedimento di approvazione ed applicazione della TARES è quindi affetto da invalidità.
Un piano inesistente ha prodotto tariffe ingiuste: non vengono differenziate le posizioni in base al reddito, anzianità, eventuali stati di bisogno o handicap. Non è previsto espressamente neanche il caso (molto comune) in cui diversi nuclei anagrafici siano conviventi nello stesso immobile. Non si capisce per quale logica la quota a persona delle utenze domestiche diminuisca passando da uno a 3, aumenti nel caso di 4 persone, ricominci a diminuire da 5 in poi.

Inoltre le bollette sono state inviate prima che le delibere consiliari di approvazione (del regolamento e delle tariffe) divenissero esecutive (e quindi si basano su provvedimenti ancora non perfezionati).
Questo comitato si propone di arrivare all'annullamento integrale di tutti gli atti che riguardano l'approvazione della TARES. Esso ha intenzione di promuovere dei ricorsi collettivi in due direzioni:
A)-Impugnazione dei singoli avvisi di pagamento (davanti alla commissione tributaria).
B)-Impugnazione delle delibere consiliari di fronte al TAR.
Chiunque voglia collaborare attivamente al comitato puo' contattare l'avv. Paterniti.
Le modalità ed i termini specifici dell'iniziativa saranno illustrati in una assemblea pubblica che si terrà nei prossimi giorni.


Il presidente provvisorio del comitato
Avv. Salvatore Paterniti

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