Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

“NO TARES”, UN COMITATO CITTADINO PER LA CLASS ACTION CONTRO LE TARIFFE IMPAZZITE

20/12/2013 - Il comune di Capri Leone, nei giorni scorsi, ha provveduto ad approvare le nuove tariffe TARES e ad inviare ai cittadini i relativi avvisi di pagamento che, con grande sorpresa, risultano, per le utenze domestiche, quasi raddoppiate rispetto
all’anno precedente, mentre, per le utenze non domestiche, gli aumenti sono stati addirittura stratosferici. Infatti, per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, il comune di Capri Leone ha "previsto", per l’anno 2013, un costo totale di oltre 947.000 euro (quasi un MILIONE di euro).

I CITTADINI DI CAPRI LEONE NON SI POSSONO PERMETTERE DI SPENDERE UN MILIONE DI EURO PER LA RACCOLTA
RIFIUTI.
A nostro parere le modalità politiche ed amministrative con cui si è proceduto all’approvazione della TARES sono frutto di una politica passiva nei confronti dell'ATO ed ingiusta verso i cittadini.
Chi doveva controllare l’ATO (PRIMA E NON DOPO!) non ha controllato.
Non si capisce altrimenti come sia stato possibile un aumento degli importi così rilevante rispetto agli anni precedenti.
L’ATO non puo’ fare quello che vuole e poi mandarti la fattura. Esso deve rispettare regole e piani precisi e spettava ai sindaci controllare che lo facesse.
Il piano finanziario posto alla base dei calcoli non è regolare. Infatti non è altro che uno specchietto che riporta sinteticamente i TOTALI forniti dall'ATO, ed accettato acriticamente dal comune.
Non specifica alcun dato sulla tipologia dello smaltimento, sulla effettività del riciclo dei rifiuti differenziati, sui
conferimenti, sugli eventuali incassi derivati, etc. etc.
Nessun dato neanche sulla tipologia e la quantità dei materiali raccolti, sui mezzi impiegati, sul personale utilizzato.

Questo non è un piano finanziario: questo è un semplice riporto di cifre senza significato.
Fra l'altro, visto che nel corso dell'anno si sono accavallati il periodo di competenza dell'ATO ed il periodo di competenza del comune, (che logicamente hanno avuto caratteristiche diverse) i piani dovevano essere due e non uno. Questo piano finanziario manca di trasparenza e precisione, non rispetta quanto previsto dall’ art 8 D.P.R. 158/1999 e quindi non è idoneo a fungere da base di calcolo e da congrua MOTIVAZIONE alla delibera di approvazione delle tariffe.

Tutto il procedimento di approvazione ed applicazione della TARES è quindi affetto da invalidità.
Un piano inesistente ha prodotto tariffe ingiuste: non vengono differenziate le posizioni in base al reddito, anzianità, eventuali stati di bisogno o handicap. Non è previsto espressamente neanche il caso (molto comune) in cui diversi nuclei anagrafici siano conviventi nello stesso immobile. Non si capisce per quale logica la quota a persona delle utenze domestiche diminuisca passando da uno a 3, aumenti nel caso di 4 persone, ricominci a diminuire da 5 in poi.

Inoltre le bollette sono state inviate prima che le delibere consiliari di approvazione (del regolamento e delle tariffe) divenissero esecutive (e quindi si basano su provvedimenti ancora non perfezionati).
Questo comitato si propone di arrivare all'annullamento integrale di tutti gli atti che riguardano l'approvazione della TARES. Esso ha intenzione di promuovere dei ricorsi collettivi in due direzioni:
A)-Impugnazione dei singoli avvisi di pagamento (davanti alla commissione tributaria).
B)-Impugnazione delle delibere consiliari di fronte al TAR.
Chiunque voglia collaborare attivamente al comitato puo' contattare l'avv. Paterniti.
Le modalità ed i termini specifici dell'iniziativa saranno illustrati in una assemblea pubblica che si terrà nei prossimi giorni.


Il presidente provvisorio del comitato
Avv. Salvatore Paterniti

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