Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

STUDENTI E FORCONI: POPULISTI, ANTIEUROPEI E DISSOCIATI

Messina, 11/12/2013 - Basterebbero i soli dati dell’Ocse sulla disoccupazione giovanile per motivare e accogliere il disagio dei giovani e degli studenti, che in questi giorni stanno protestando occupando le scuole, modalità che non va certo incoraggiata, se non con i dovuti distinguo.
L’allarme lanciato appena ieri dall'Ocse riguarda il tasso di disoccupazione giovanile, salito al 41,2% lo scorso mese di ottobre, rispetto al 40,05% del mese di settembre. I giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni senza lavoro sono il 24,4% nell'area euro, nuovo record per la ‘categoria’ giovani, appunto. Per carità, meglio della Spagna (57,4%) e della Grecia (58%).
Questi studenti sono nipoti di coloro che nel ’68 fecero la loro rivoluzione e figli di coloro che hanno proseguito in quell’azione di contestazione del potere, in ogni epoca politica e sociale dell’Italia studentesca e lavoratrice. Sono loro a fare infuriare chi oggi sta al potere, preoccupati che a fare le spese della protesta siano i cittadini, i servizi pubblici, le madri che non possono portare i figli all’asilo.

Certo, neppure noi accetteremmo il blocco dei trasporti e la paralisi del Paese; l'impossibilità di fare benzina o di poterci spostare.Non accetteremmo violenze e aggressioni. Non accetteremmo fascisti e terroristi.

Sennonché ecco farsi largo il sospetto che dietro ognuno di questi giovani studenti, ogni manifestante per il lavoro e la dignità di cittadino, ci siano infiltrati, teste calde, figli dei forconi, black-block, perditempo, fannulloni, fascisti e così via. Così come sta avvenendo in Italia con Forconi e contestatori vari, con le loro varie sigle. Gente che non si riconosce più nella politica, che non è controllabile attraverso la tessera di partito, del sindacato. Gente che non va più a votare. Ma di questo al potere non importa niente.

A loro importa che quelli che a votare ci vanno, anche se solo il 12% degli aventi diritto, votino per loro, per un partito a scelta tra quelli ‘consociati’ per la conservazione e la sopravvivenza della ‘specie’. A loro del rimanente 88% che (ipoteticamente) non va a votare, non gliene importa niente. A condizione che se ne stiano buoni e in silenzio. Quelli - infatti - per loro sono solo populisti, antieuropei e forconi.

Per i partiti consociati, Studenti e Forconi sono solo populisti, antieuropei e dissociati. Gente socialmente pericolosa, perché attentano alla conservazione della specie e della casta.

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