Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

EMILIO ISGRO' ARTISTA DEL 2014, IN MOSTRA A VIA ASIAGO A ROMA

Roma, 26/02/2014 - Consolidando una felice tradizione inaugurata nel 2010 con Carla Accardi e proseguita con Michelangelo Pistoletto, Giuseppe Penone e William Kentridge anche per il 2014 Radio3 avrà il suo artista dell’anno. Per tutto il 2014 sarà Emilio Isgrò l'artista della radio e le sue “cancellature” contrassegneranno tutta la grafica della rete. A lui sarà dedicata una la mostra che Radio3 inaugurerà domani, 27 febbraio, a via Asiago, 3. "Porte aperte" dalle 19.00 alle 20.30. Emilio Isgrò, autore poliedrico, siciliano di nascita e milanese di adozione, tra i più significativi artisti italiani della scena contemporanea contrassegnerà con il suo tratto inconfondibile la grafica della rete.

Attivo dagli anni Sessanta, ha conservato intatta la stessa voglia di incidere sulla società, di riflettere, attraverso le possibilità dell’arte, con chiarezza e ironia sul presente. Attivatore indefesso di energie e relazioni, spaziando dal disegno alla scultura, è riuscito a costruire un proprio percorso originale e subito riconoscibile attorno alla “cancellatura”. Gesto paradossalmente propositivo che lascia emergere il necessario tralasciando invece il ridondante e il retorico. Una sua Italia scandita da molte “cancellature” rappresenterà per coloro che lavorano a Radio3 e per gli ascoltatori di tutto il Paese un impegno e un monito affinché nessuno metta “cancelli” alla cultura. Artista concettuale e pittore - ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista - Isgrò (Barcellona di Sicilia, 1937) è sicuramente uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti e prestigiosi a livello internazionale a cavallo tra XX e XXI secolo.

Ha dato vita a un’opera tra le più rivoluzionarie e originali nell’ambito delle cosiddette seconde Avanguardie degli anni Sessanta, che gli ha valso diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993) e il primo premio alla Biennale di San Paolo (1997), oltre che ad altre importanti rassegne come le mostre The Artist and the Book in XX Century Italy al MoMA di New York nel 1992, I libri d’artista italiani del Novecento alla Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia nel 1994 e le antologiche al Museo Pecci di Prato nel 2008 e alla Galleria Nazionale di Arte Moderna nel 2013. Iniziatore delle “cancellature” di testi, applicate su enciclopedie, manoscritti, libri, mappe e anche su pellicole cinematografiche, Isgrò ha fatto di questa pratica il perno di tutta la sua ricerca, in una sorta di rilettura a rovescio e di reinterpretazione del linguaggio che da verbale si tramuta, attraverso calibrate manipolazioni, in linguaggio visuale. “La cancellatura” dice l’artista “non è una banale negazione ma piuttosto l’affermazione di nuovi significati: è la trasformazione di un segno negativo in gesto positivo". Artista dell’anno 2014 per Rai Radio3, Emilio Isgrò dal 1956 a oggi vive e lavora a Milano, salvo una breve parentesi a Venezia (1960-1967) come responsabile delle pagine culturali del Gazzettino.
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Emilio Isgrò è nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 6 ottobre 1937, è un artista, pittore, poeta, drammaturgo e scrittore italiano. Teorico della "Cancellatura", apre le porte di un linguaggio che ha cominciato a sperimentare nei primi anni Sessanta. Dal 1956 vive e lavora a Milano, salvo una lunga parentesi a Venezia (1960-1967) come responsabile delle pagine culturali del Gazzettino.

Il maestro Emilio Isgrò e i suoi collaboratori sono lieti di annunciare la costituzione dell'Archivio Emilio Isgrò con sede a Milano. Finalità principale dell'archivio è la catalogazione sistematica dell'intera produzione dell'artista in vista della pubblicazione del catalogo ragionato. L'archivio garantisce l'autenticità delle opere sul mercato mediante l'attività di perizia, l'archiviazione e il rilascio dell'autentica. Tutela inoltre il patrimonio artistico di Emilio Isgrò intraprendendo iniziative, anche di ordine legale, contro la diffusione e la circolazione di falsi e altri atti illeciti.
L'archivio collabora con musei, istituzioni culturali, gallerie private, collezionisti e ricercatori per reperire informazioni e documenti sull'artista e il suo lavoro; offre servizio di prestito e consulenza sulle opere; promuove la ricerca e la conoscenza dell'arte di Emilio Isgrò.

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