Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

PATTI: STALKER CONTRO I DATORI DI LAVORO AGLI ARRESTI DOMICILIARI

Patti (Me), 26/02/2014 – Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Patti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un cittadino straniero di nazionalità romena quarantasettenne, incensurato, ritenuto responsabile del reato di atti persecutori (stalking). Vittime dell’uomo gli ex datori di lavoro, titolari della società presso cui lo stalker prestava servizio fino allo scorso 2 agosto.
Licenziatosi, il cittadino romeno avrebbe intentato un contenzioso nei confronti degli ex datori asserendo la spettanza di somme di denaro a lui dovute.

Non ottenendo quanto richiesto, lo stesso ha inscenato vere e proprie manifestazioni pubbliche di protesta incatenandosi ai cancelli di una chiesa cittadina, attirando così gli organi di stampa e diffamando gli ex datori. Le indagini avviate hanno poi appurato che lo stalker avrebbe continuato a minacciare le sue vittime sostenendo che avrebbe fatto di tutto per “rovinarle” arrivando a minacciare di incendiare l’esercizio commerciale dove in passato lavorava. Ulteriori accertamenti hanno inoltre fatto emergere diverbi precedenti al licenziamento e ripetute minacce quando il rapporto lavorativo era ancora in atto, un atteggiamento dunque aggressivo ed un livore evidenti, una ingiustificata condotta persecutoria che hanno portato alla misura cautelare.



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