Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SPADAFORA: ARRESTATE DUE PERSONE PER FURTO


Spadafora (ME), 27 febbraio 2014 - Stamattina all’alba i Carabinieri della Stazione di Spadafora, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Milazzo e della Stazione di Messina Gazzi, eseguivano a Messina e nel carcere di Piazza Armerina (EN) 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.i.p. del Tribunale di Messina, traendo in arresto per furto: -Conti Angelo di Messina, classe 1990, in atto ristretto presso il carcere di Piazza Armerina (Enna) per altri reati; - Milazzo Tindaro di Milazzo classe 1985, già noto alle Forze dell’Ordine.


I giovani, in data 9 gennaio 2013, in concorso tra loro e nell’ambito del medesimo disegno criminoso, previa effrazione di porte e finestre, si erano introdotti all’interno di due private abitazioni, site nella frazione San Martino di Spadafora (ME), ed avevano asportato denaro contante e monili in oro, per un danno complessivo di euro 3mila circa. Uno era stato individuato già la sera del furto, anche grazie all’intervento di alcuni vicini e alla loro preziosa collaborazione. Il Milazzo Tindaro, che era riuscito a fuggire quella sera, è stato individuato in seguito grazie a una serrata attività di indagine.

L’A.G.. che ha emesso i provvedimenti, concordava pienamente con i riscontri investigativi dei carabinieri di Spadafora, i quali al termine di tre mesi di indagini, raccoglievano gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei giovani, indizi che andavano ben oltre l’immediata flagranza.

Sulla scena del crimine, infatti, venivano rinvenuti dei guanti da lavoro, utilizzati dai ladri.
Mirati accertamenti permettevano prima di individuare il ferramenta dove, il giorno prima del furto, erano stati acquistati e poi di acquisire i filmati di un impianto di videosorveglianza che riprendeva il momento dell’acquisto effettuato dai prevenuti. Anche grazie a tale filmato è stato possibile identificare, il Milazzo Tindaro.
I due arrestati dopo le formalità di rito venivano ristretti presso il carcere di Messina Gazzi a disposizione dell’A.G. mandante.

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