Ponte sullo Stretto: "Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani"

Di Paola (M5S): Risorse per il ponte siano restituite ai siciliani. Il definanziamento da 3 miliardi proposto a Roma dalla destra di Meloni, Salvini e Schifani che coinvolge il progetto del ponte sullo Stretto rilancia quanto diciamo da sempre: Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani per un ponte di propaganda. Tali fondi devono essere destinati ad opere necessarie alla nostra regione, quali strade, scuole e ospedali.  Palermo 16 dicembre 2025  - “Altro che ponte di propaganda, ridateci gli 1,3 miliardi di fondi FSC. Il definanziamento da 3 miliardi proposto a Roma dalla destra di Meloni, Salvini e Schifani che coinvolge il progetto del ponte sullo Stretto rilancia quanto diciamo da sempre, anche con una mozione del novembre scorso: Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani per un ponte di propaganda. Tali fondi devono essere destinati ad opere necessarie alla nostra regione, quali strade, scu...

TAORMINA: COLTELLATE AL ‘NEGRO’ DOPO GLI INSULTI A SFONDO RAZZIALE: ARRESTATI DUE FRATELLI

Carabinieri della Stazione di Taormina. Esecuzione Custodia cautelare in carcere per Biagianti Massimiliano e arresti domiciliari per il fratello Etrusco
Taormina, 14 agosto 2014 - Si è conclusa nei giorni scorsi una prolungata attività di indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Taormina che ha portato all’emissione e all’esecuzione di due provvedimenti restrittivi della libertà personale a carico del 43 enne BIAGIANTI Massimiliano e del fratello 50 enne BIAGIANTI Etrusco. I due arrestati, provenienti da Pedara (CT), ma ben noti nella zona costiera della Perla Jonica, sono accusati di lesioni personali aggravate in concorso e porto abusivo di armi con l’aggravante della discriminazione razziale per reati perpetrati ai danni di un venditore ambulante senegalese di 45 anni.

Le indagini sono state avviate nel pomeriggio del 23 giugno us quando la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Taormina ha ricevuto una richiesta di intervento accorata. L’interlocutore riferiva di un’aggressione avvenuta in località isola Bella ai danni di un cittadino extracomunitario che, oltre ad essere stato violentemente percosso, era stato anche ferito al volto con un fendente da arma da taglio. Una coltellata che gli aveva procurato una lesione al viso molto profonda, tanto da richiedere il trasporto presso il locale Ospedale e l’applicazione di numerosi punti di sutura. Ignote ma probabilmente assai futili le ragioni dell’aggressione, appesantita da insulti a sfondo razziale.

Già dalle prime indagini e dalle informazioni acquisite i Carabinieri della Stazione di Taormina, prontamente giunti sul posto, avevano orientato le indagini verso un soggetto già noto ai militari.
Le indagini esperite consentivano di identificare uno degli aggressori in Biagianti Massimiliano, pregiudicato catanese ma frequentatore abituale di Taormina e dintorni.

L’ininterrotta attività di indagine consentiva nell’arco di alcuni giorni di identificare anche il secondo autore dell’aggressione. Fonti investigative facevano convergere le indagini su Biagianti Etrusco, fratello Massimiliano, intervenuto in suo supporto nello sciagurato agguato al povero cittadino senegalese.

Il 10 agosto us, dopo aver compendiato le risultanze investigative alla competente Autorità Giudiziaria, i Carabinieri della Stazione di Taormina hanno ricevuto e dato esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari di Messina nei confronti di Biagianti Massimiliano. L’uomo è stato individuato mentre era a spasso nel centro di Taormina, ignaro del futuro che stava per attenderlo. Accompagnato presso gli uffici della Stazione, dopo gli accertamenti di rito l’arrestato è stato trasportato presso la casa circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il giorno successivo i Carabinieri della Stazione di Taormina erano a Pedara (Ct), dove hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari di Messina nei confronti di Biagianti Etrusco, poiché ritenuto responsabile in concorso con il fratello dei numerosi e gravi reati sopra richiamati. Seguirà ora il processo.

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