Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SCUOLA, CLASSI POLLAIO IN SICILIA: 42 ALUNNI A CALTANISSETTA, ORA BASTA!

Attraverso gli organi di stampa, la cittadinanza viene informata della curiosa vicenda di una classe del Liceo Delle Scienze Umane "A. Manzoni" di Caltanissetta, formata da "soli" 42 alunni, di cui 4 disabili
Caltanissetta, 19/09/2014 - A denunciare il fatto è proprio la dirigente scolastica della stessa scuola, sbalordita dell'incredibile accaduto quanto perplessa della possibilità di assolvere gli obblighi didattici e formativi nella classe. Si alza un grido, misto di rabbia e incredulità, che accusa senza riserve le politiche sterili e inefficienti del Governo Renzi: il ministero della pubblica istruzione, di concerto con la presidenza del consiglio, aveva infatti annunciato a inizio Estate una riforma edilizia che avrebbe risanato la scuola da cima a fondo, che avrebbe investito un miliardo e mezzo per mettere a posto la gravosissima condizione edilizia degli istituti di tutta Italia.

Chiaro è che, stando ai dati di Legambiente, anche quel miliardo e mezzo servirebbe a ben poco: oltre il 60% delle scuole sarebbero state costruite prima del 1974, il 37,6% necessiterebbe di interventi di manutenzione urgente e il 38,4% si troverebbe in aree a rischio. Sempre secondo Legambiente, solo l ’8,8% degli edifici invece sono stati costruiti seguendo criteri antisismici. In più, nei Comuni che si trovano in area a rischio sismico (zona 1 e 2) e idrogeologico, solo il 21,1% gli edifici ha compiuto tale verifica. Anche il Piano Scuola, il rivoluzionario patto educativo diffuso dal 3 Settembre, lascia enormi voragini a riguardo.

La Rete degli Studenti Medi Sicilia denuncia con forza questa situazione vergognosa, appellandosi al diritto di ogni studente siciliano e italiano di formarsi a dovere, di disporre di spazi e materiali consoni, di essere seguito e accompagnato nel corso del suo percorso educativo.

"E' chiaro che "diritto allo studio" non è una parola che passa dalla porta di una classe con 42 alunni - Ribadisce Andrea Manerchia, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi Sicilia - è incredibile che succeda proprio in Sicilia, proprio in una regione come la Sicilia, che presenta un tasso di dispersione scolastica del 24,8%, con picchi del 29% e 30% nelle province più disagiate. Non è tollerabile, nel 2014, che uno studente debba essere trattato come un numero vuoto e grigio, come un pollo da infilare a forza in un pollaio. E' ora che si prendano scelte serie è coraggiose, che si investa seriamente sull'edilizia e si rivaluti la scuola oltre che come istituzione come spazio fisico: la nostra proposta è quella di un istituto-scuola che diventi la casa di tutti i ragazzi, anche al di fuori delle ore di scuola; è inaccettabile, al contrario, che non sia data da un lato agli alunni la possibilità di apprendere bene ed essere seguiti a dovere, dall'altra che non si permetta ai docenti di assolvere i propri obblighi professionali al meglio."

"La Rete degli Studenti Medi Sicilia si propone come protagonista nella discussione - continua Manerchia - rilanciando la palla sul piano nazionale e sulla legge regionale sul Diritto allo Studio, provvedimenti utili a tutelare il diritto allo studio dei ragazzi di tutta la Sicilia e di tutta Italia."

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