Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

SCUOLA, CLASSI POLLAIO IN SICILIA: 42 ALUNNI A CALTANISSETTA, ORA BASTA!

Attraverso gli organi di stampa, la cittadinanza viene informata della curiosa vicenda di una classe del Liceo Delle Scienze Umane "A. Manzoni" di Caltanissetta, formata da "soli" 42 alunni, di cui 4 disabili
Caltanissetta, 19/09/2014 - A denunciare il fatto è proprio la dirigente scolastica della stessa scuola, sbalordita dell'incredibile accaduto quanto perplessa della possibilità di assolvere gli obblighi didattici e formativi nella classe. Si alza un grido, misto di rabbia e incredulità, che accusa senza riserve le politiche sterili e inefficienti del Governo Renzi: il ministero della pubblica istruzione, di concerto con la presidenza del consiglio, aveva infatti annunciato a inizio Estate una riforma edilizia che avrebbe risanato la scuola da cima a fondo, che avrebbe investito un miliardo e mezzo per mettere a posto la gravosissima condizione edilizia degli istituti di tutta Italia.

Chiaro è che, stando ai dati di Legambiente, anche quel miliardo e mezzo servirebbe a ben poco: oltre il 60% delle scuole sarebbero state costruite prima del 1974, il 37,6% necessiterebbe di interventi di manutenzione urgente e il 38,4% si troverebbe in aree a rischio. Sempre secondo Legambiente, solo l ’8,8% degli edifici invece sono stati costruiti seguendo criteri antisismici. In più, nei Comuni che si trovano in area a rischio sismico (zona 1 e 2) e idrogeologico, solo il 21,1% gli edifici ha compiuto tale verifica. Anche il Piano Scuola, il rivoluzionario patto educativo diffuso dal 3 Settembre, lascia enormi voragini a riguardo.

La Rete degli Studenti Medi Sicilia denuncia con forza questa situazione vergognosa, appellandosi al diritto di ogni studente siciliano e italiano di formarsi a dovere, di disporre di spazi e materiali consoni, di essere seguito e accompagnato nel corso del suo percorso educativo.

"E' chiaro che "diritto allo studio" non è una parola che passa dalla porta di una classe con 42 alunni - Ribadisce Andrea Manerchia, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi Sicilia - è incredibile che succeda proprio in Sicilia, proprio in una regione come la Sicilia, che presenta un tasso di dispersione scolastica del 24,8%, con picchi del 29% e 30% nelle province più disagiate. Non è tollerabile, nel 2014, che uno studente debba essere trattato come un numero vuoto e grigio, come un pollo da infilare a forza in un pollaio. E' ora che si prendano scelte serie è coraggiose, che si investa seriamente sull'edilizia e si rivaluti la scuola oltre che come istituzione come spazio fisico: la nostra proposta è quella di un istituto-scuola che diventi la casa di tutti i ragazzi, anche al di fuori delle ore di scuola; è inaccettabile, al contrario, che non sia data da un lato agli alunni la possibilità di apprendere bene ed essere seguiti a dovere, dall'altra che non si permetta ai docenti di assolvere i propri obblighi professionali al meglio."

"La Rete degli Studenti Medi Sicilia si propone come protagonista nella discussione - continua Manerchia - rilanciando la palla sul piano nazionale e sulla legge regionale sul Diritto allo Studio, provvedimenti utili a tutelare il diritto allo studio dei ragazzi di tutta la Sicilia e di tutta Italia."

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