Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

DIVORZIO BREVE: CANCELLATO IL CALVARIO DELLA BUROCRAZIA... E DEL MATRIMONIO

Divorzio breve: Lumia (Pd), approvata legge che cancella calvario burocrazia: “Abbiamo approvato una legge che cancella il calvario della burocrazia a cui sono sottoposte migliaia di persone. I tempi lunghi e le procedure complesse del divorzio nel nostro Paese hanno fatto solo del danno alle coppie, ai figli e alla credibilità stessa del matrimonio”. Lo dice il senatore Giuseppe Lumia, capogruppo del Pd in Commissione giustizia, commentando l’approvazione al Senato del ddl sul divorzio breve

Roma, 18 marzo 2015 – Divorzio breveAbbiamo appena approvato al Senato il disegno di legge sul cosiddetto “divorzio breve” (Disposizioni in materia di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché di comunione tra i coniugi), che cancella il calvario della burocrazia a cui sono sottoposte migliaia di persone. I tempi lunghi e le procedure complesse del divorzio nel nostro Paese hanno fatto solo del danno alle coppie, ai figli e alla credibilità stessa del matrimonio. Il provvedimento passerà all’esame della Camera dei Deputati per l’ultima lettura.

Domanda di divorzio – Ad oggi la domanda di divorzio può essere presentata solo dopo tre anni dalla separazione ininterrotta tra i coniugi. Il provvedimento in questione riduce questo arco temporale da 3 ad 1 anno in caso di separazione giudiziale. Il periodo si riduce ulteriormente a 6 mesi in caso di separazione consensuale.

Comunione dei beni – Non c’è bisogno di aspettare il passaggio in giudicato della sentenza di separazione personale. La comunione dei beni si scioglie dal momento in cui il presidente del tribunale autorizza i medesimi a vivere separati o dalla data di omologa della sottoscrizione del verbale di separazione consensuale.

Non c’è il divorzio diretto – Avrei preferito introdurre anche la fattispecie del divorzio diretto, ovvero la possibilità data ai coniugi – senza figli minorenni, figli maggiorenni portatori di handicap o figli fino a 26 anni non economicamente autosufficienti – di saltare il periodo di separazione e chiedere congiuntamente il divorzio. Purtroppo la proposta, che abbiamo fortemente sostenuto in Commissione giustizia, è stata stralciata durante l’esame in Aula. Su questo punto, infatti, non è stata trovata un’ampia convergenza e quindi si voleva evitare che potesse essere messa in pericolo l’approvazione di tutto il ddl.

Non è stato facile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Il risultato va apprezzato anche sul piano politico vista l’ampia convergenza che si è realizzata. Una bella pagina di storia parlamentare sui diritti civili.

Giuseppe Lumia

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