Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

ETTORE MAJORANA, IL NIPOTE: "NON CREDO AL SUICIDIO, MA IL RITROVAMENTO E' UN PO' FORZATO"

Ettore Majorana, penultimo di cinque fratelli, nacque a Catania in via Etnea 251 il 5 agosto del 1906 da Fabio Massimo Majorana (1875-1934) e da Dorina Corso (1876-1965). Il nonno di Ettore, Salvatore Majorana Calatabiano (1825-1897), fu deputato dalla nona alla tredicesima legislatura nelle file della sinistra, due volte ministro dell'Agricoltura, Industria e Commercio nel primo e terzo governo Depretis (1876-1879) e senatore nel 1879. Ettore rivelò una precocissima attitudine per la matematica, svolgendo a memoria calcoli complicati fin dall'età di 5 anni e inoltre si dedicò allo studio personale della fisica, disciplina che sin da piccolo lo affascinava. Operò principalmente come teorico della fisica, le sue opere più importanti hanno riguardato la fisica nucleare e la meccanica quantistica relativistica. La sua improvvisa e misteriosa scomparsa suscita, dalla primavera del 1938, continue speculazioni riguardo al possibile suicidio o allontanamento volontario... [da Wikipedia]

Su blog di Beppe Grillo, Salvatore Majorana ricorda una figura a lui molto cara "quella di un mio prozio Ettore Majorana, che ho conosciuto solo dai racconti di famiglia e da ciò che ho letto e da ricerche che ho fatto".

Blog Beppe Grillo - Quando Ettore Majorana scomparve prendendo un piroscafo da Napoli a Palermo, lasciò due lettere, una alla famiglia, un'altra ad un amico, entrambe dichiaravano il proposito di suicidio. Era il 1938. Oggi nel 2015 si ipotizza che sia stato visto in tempi recenti in Venezuela e in Argentina. Qual è la sua opinione? Fuga o suicidio? Enrico Fermi disse di Majorana "Con la sua intelligenza, una volta che avesse deciso di scomparire o di far scomparire il suo cadavere, ci sarebbe di certo riuscito”

Salvatore Majorana - Sono convinto che Ettore si sia voluto sottrarre alla quotidianità di quei giorni, non credo al suicidio, ho letto anch'io della ricostruzione fatta dalla Procura recentemente su un avvistamento in Sudamerica, mi sembra una ricostruzione un po’ forzata, basata sulla comparazione di due fotografie fatte in tempi molto diversi e di qualità ridotta. Con ciò non escludo che possa essere andato in Sudamerica o andato da altre parti, trovo difficile pensare che si sia voluto uccidere. La sparizione di Ettore avviene in un periodo in cui cominciano le grandi migrazioni, è un periodo turbolento, siamo a cavallo della Seconda Guerra Mondiale e è evidente che muoversi in quel contesto poteva essere fatto anche senza lasciare grandi tracce, siamo lontani da Internet, dai telefonini, le carte di identità venivano scritte a penna, credo che un’intelligenza come quella di Ettore avrebbe avuto tutti gli spazi per trovare la via del silenzio nella sua sparizione, cosa che immagino abbia fatto.

Mi fa piacere ritornare sulla figura di Ettore, per mettere l’accento un po’ sulla figura dello scienziato, dell’attività, di ciò che ha creato in quanto scienziato, piuttosto che sui toni da telecronaca degli ultimi tempi. In realtà, pur essendo affascinante la sparizione, è ancora più affascinante entrare in quello che è stato il lascito scientifico di Ettore e le potenzialità che la sua attività avrebbe avuto e sta dimostrando di poter avere nella vita di tutti i giorni nel futuro. Considerato che quando Bohr teorizzava la struttura dell’atomo vincendone un Nobel, già Ettore ragazzino diceva che quella struttura non era sostenibile e ciò venne dimostrato successivamente, quando Heisenberg di nuovo viene premiato per la sua formula di indeterminazione che riguarda parte della struttura dell’atomo. Ettore che lavora con lui, ne corregge la formula e viene dallo stesso Heisenberg invitato a pubblicare una formula che corregge la formulazione originale di Heisenberg. Stupendosene (Ettore) scrive a un parente “Mi sorprende che lo stesso Heisenberg mi invogli a scrivere un articolo che corregge e quindi sottolinei un suo errore”. Quando viene bandito il posto a cattedra a Napoli per il quale si voleva assegnare a Majorana una cattedra per il merito gli si chiese si pubblicare qualcosa che aveva nel cassetto perché era un po’ che non pubblicava… Dovete sapere che gli si attribuisce una frase “il calcolo è bello per il piacere che ti dà risolverlo” vale a dire, aveva già da subito la percezione che i calcoli, gli studi e le formulazioni che venivano dal suo lavoro, potessero essere utilizzate per fini, probabilmente non sufficientemente nobili dal suo punto di vista. Mi piace ricordare che quando quindi pubblicò il suo lavoro e per alti meriti gli fu assegnata la cattedra di fisica a Napoli. Quel lavoro fu compreso 30 anni dopo, era la formulazione delle equazioni finite variabili, la sua ipotesi sulla particella di Dirac.

L'intervista completa>>> 

su http://www.beppegrillo.it/2015/03/passaparola_la_scomparsa_di_ettore_majorana_di_salvatore_majorana.html

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