Giuseppe Saverio Baratta, nato a Termini Imerese (Pa) nel 1975 e domiciliato a Piraino, era già stato arrestato nel 2011 dai Carabinieri di Piraino, in esecuzione di una misura di sicurezza emessa dal GIP del Tribunale di Patti per inosservanza degli obblighi e violenza privata nei confronti della moglie. Baratta era stato scarcerato lo scorso 3 settembre 2011 dopo aver scontato un periodo di carcerazione per reati di tipo mafioso di cui è stato ritenuto colpevole negli anni precedenti. In passato - infatti - Baratta si era reso responsabile di estorsione per conto del clan dei Bontempo Scavo di Tortorici, in cui era organicamente inserito. Per questo Baratta ha scontato anche un periodo di carcere “duro” al regime previsto dall’art. 41 bis dell’Ordinamento Penitenziario
Milazzo (Me), 20 marzo 2015 - Milazzo (Me), 20 marzo 2015 - Nella serata di ieri il latitante Giuseppe Saverio Baratta, di 41 anni, è stato arrestato dai carabinieri del Comando compagnia di Patti. Baratta era ricercato dal 2 luglio 2014 in quanto colpito da ordine di carcerazione per un residuo pena di 4 anni e 8 giorni per associazione di tipo mafioso, condanna ottenuta nell’ambito dell’operazione Icaro-Romanza. Il latitante è stato sorpreso insieme ai suoi parenti. I dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terra’ oggi presso il Comando provinciale dei carabinieri di Messina.
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Piraino (Me), 8 OTTOBRE 2011 - I Carabinieri della Stazione di Piraino hanno dato esecuzione nella giornata di ieri ad una misura di sicurezza emessa dal GIP del Tribunale di Patti su richiesta della locale Procura della Repubblica per inosservanza degli obblighi e violenza privata nei confronti della moglie. A finire in manette, BARATTA Saverio, nato a Termini Imerese (PA) cl. 1975, domiciliato a Piraino, pregiudicato ed in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con Obbligo di Soggiorno.
Il citato BARATTA Saverio era stato scarcerato lo scorso 3 settembre dopo aver scontato un periodo di carcerazione per reati di tipo mafioso di cui è stato ritenuto colpevole negli anni scorsi. In passato si è reso responsabile del reato di estorsione per conto del clan dei Bontempo Scavo di Tortorici in cui era organicamente inserito ed a causa del quale ha scontato anche un periodo di carcere “duro” al regime previsto dall’art. 41 bis dell’Ordinamento Penitenziario.
L’ex moglie del BARATTA, da cui è separato da anni, aveva dato la propria disponibilità al Tribunale di Sorveglianza ad ospitare il marito, scarcerato dopo un lungo periodo di detenzione.
Ma tale gesto di generosità si è presto trasformato in un incubo per la donna, perché il BARATTA si è reso responsabile di una serie di episodi di ingiuria e violenza nei confronti di quest’ultima, la quale, in un’occasione, è stata anche colpita dal BARATTA dinnanzi alle figlie minori. La donna è stata dunque costretta ad abbondonare casa ed andare a vivere con i suoi genitori in un altro paese dell’hinterland nebroideo, dove è situata l’abitazione in cui BARATTA sta scontando la misura di prevenzione personale.
Benché l’abitazione fosse di proprietà della donna, l’arrestato, ad un certo punto, aveva anche cambiato la serratura della porta impedendole di entrare nell’appartamento. Tutti gli episodi sono stati raccolti in denuncia dai Carabinieri di Piraino che hanno pertanto informato l’A.G. competente.
IlSostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Patti,d.ssa Rosanna CASABONA ha chiesto ed ottenuto la misura di sicurezza nei confronti del BARATTA Saverio, il quale, dopo l’arresto è stato condotto presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto.
Nei giorni scorsi, inoltre, i Carabinieri di Piraino hanno altresì denunciato in stato di libertà 4 donne, parenti del BARATTA Saverio, poiché ritenute responsabili di tentato furto e violazione di domicilio.
Le citate donne avendo la disponibilità delle chiavi dell’abitazione di proprietà della ex-moglie del BARATTA avrebbero asportato da quel domicilio vari oggetti di arredamento per la casa.
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