Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

BARBARA D’URSO (POMERIGGIO 5): IL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI LA METTE DI NUOVO SOTTO ACCUSA PER PRATICHE SESSUALI

Ordine nazionale dei Giornalisti: il presidente Enzo Iacopino scrive al Garante dei dati personali e mette di nuovo sotto accusa Barbara d’Urso (Pomeriggio 5). “Nel programma sono state indicate abitudini e pratiche sessuali dei "personaggi" coinvolti, violenze sessuali di cui la defunta sarebbe stata oggetto in precedenza da parte di congiunti/affini, citati referti medici e loro autori nonché persone terze estranee alla vicenda”

Roma, 12 maggio 2015 - Pubblichiamo la lettera che il presidente del Cnog, Enzo Iacopino, ha trasmesso al Garante dei dati personali Antonello Soro: “Gentile Presidente, l'8 maggio 2015 nel corso della trasmissione televisiva "Pomeriggio 5" di Canale 5 andata in onda dalle ore 17:40-18:30 nell'ambito del "caso di Alessandro (presunto colpevole di omicidio) e di Stefania (presunta vittima dell'omicidio)" sono stati trattati argomenti e temi evidentemente inadeguati per la fascia ma soprattutto per i contenuti. La conduzione delle interviste, in contraddittorio tra i parenti della defunta e del presunto colpevole, è stata effettuata dalla Signora Barbara d'Urso senza la presenza di alcun giornalista.

Nel programma sono state indicate, tra l'altro, abitudini e pratiche sessuali dei "personaggi" coinvolti, violenze sessuali di cui la defunta sarebbe stata oggetto in precedenza da parte di congiunti/affini, citati referti medici e loro autori nonché persone terze estranee alla vicenda. Conoscendo la sensibilità del Garante, da ultimo con la nota n. 13081/99338 del 4 corrente mese relativa all'arresto di Massimo Giuseppe Bosetti, per il quale l'Ordine dei giornalisti ha attivato tutte le iniziative di competenza, alla luce delle segnalazioni e sollecitazioni pervenute circa la trasmissione di cui si tratta, si ha motivo di ritenere che non mancheranno da parte di codesta Autorità, indipendentemente dalla posizione di notorietà o dal rilievo pubblico dei personaggi interessati, ovvero dal clamore mediatico del caso, le iniziative necessarie per l'applicazione, che prescinde dalla iscrizione all'Albo, della "particolare disciplina di cui agli artt. 136 -139 del codice per la protezione dei dati personali (d.lgs. 30 giugno 2003 n.196) - tesa a contemperare il diritto all'informazione la libertà di stampa con i diritti della persona, in particolare quello alla riservatezza" come si legge citata nota, nonché a proibire la divulgazione di informazioni personali e sensibili che non rientrano nell'esercizio legittimo del diritto di cronaca. Si conferma la disponibilità a fornire la documentazione relativa alle segnalazioni pervenute. Cordiali saluti. Enzo Iacopino”.

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