Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MARSALA, IL MUSEO RESTA CHIUSO E 200 PERSONE DIETRO LA PORTA

E' quanto comunica l'associazione  SiciliAntica. Domenica pomeriggio 200 persone, nonostante avessero avvisato del loro arrivo, trovano il Museo Baglio Anselmi di Marsala chiuso. SiciliAntica: fino a quando dovremmo sopportare l’arroganza di queste persone che sta rovinando i beni culturali e danneggiando l’immagine della Sicilia?

 Palermo, 11/05/2015 - Domenica pomeriggio al Museo Archeologico Baglio Anselmi di Marsala circa 130 soci di SiciliAntica, che stavano concludendo un Corso di archeologia Fenicio-Punica, e due pullman di turisti inglesi, nonostante avessero avvisato del loro arrivo, sono rimasti fuori. L’Associazione aveva informato per tempo la propria presenza anche se era stata avvertita che poteva, per mancanza di personale, visitare solo metà del Museo, ovvero la sala dove era conservata la nave punica. Ma quando arriva trova un'amara sorpresa: non è possibile visitare nemmeno la metà del Museo. Il portone è chiuso. I tre custodi, uno dei quali si atteggiava a leader del gruppo e si vantava di rappresentare il sindacato, tira fuori una disposizione di servizio in cui si precisa che il Museo è chiuso di domenica perchè l’Assessorato aveva deciso quali strutture aprire e quali no, e siccome il Baglio Anselmi non era tra queste, non era stato concesso nessuno straordinario, di conseguenza nessuna apertura.

L’associazione precisa di aver comunicato il proprio arrivo alla direttrice e chiede di contattarla telefonicamente. Ne segue una conversazione in cui la direttrice si dimostra disponibile a consentire l’accesso, ma il custode “sindacalizzato” afferma che se veramente voleva farci entrare doveva venire lei personalmente. Poi precisava che la direttrice aveva alla fine affermato: “Fate voi!”. A questo punto sempre lo stesso custode comunica che loro non apriranno perché c’è un altro regolamento che prevede che con tre persone non si può aprire. Morale della favola: in tre non possono aprire nemmeno la sala di un Museo adiacente all’ingresso. Tutto ciò è vergognoso. Forse se i custodi venissero pagati proporzionalmente a quanti turisti varcano la porta di un Museo, sarebbero meno fiscali. Invece si è permesso a taluni soggetti di spadroneggiare nei nostri musei e nelle nostre aree archeologiche procurando danni all’erario anche in questo momento di particolare difficoltà economica.

Fino a quando dovremmo sopportare l’arroganza di queste persone che sta rovinando i beni culturali e danneggiando l’immagine della Sicilia?

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