Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

RENZI HAI DIMENTICATO: IL LAVORO DELLE MADRI VA STIPENDIATO!

Palermo, 10/05/2015 - "Renzi hai dimenticato: il lavoro delle madri va stipendiato!". Così recitano i numerosi striscioni affissi presso le sedi dell' INPS di tutta Italia nel corso di un'azione nazionale messa in atto dalle militanti dell'Associazione Evita Peron, movimento femminile di Forza Nuova. La data scelta è emblematica: la ricorrenza è infatti quella della festa della mamma. Questa società ha snaturato completamente la figura della donna appiattendola ad una sterile imitazione del modello maschile. La donna di oggi non è più riconosciuta nella sua figura di moglie e madre, bensì viene paragonata ad un automa utile solamente a produrre forza lavoro al di fuori del contesto familiare - dichiara in una nota l'Ass.ne. Il lavoro è diventato un obbligo opprimente e sono sempre di più le donne che rinunciano ad avere figli.

La natalità italiana è arrivata a toccare minimi allarmanti, siamo in un paese che sta invecchiando senza avere un futuro; colpa della crisi economica e di uno Stato "fantasma" nei confronti delle famiglie. Il misero bonus bebè renziano basta a mala pena a coprire le spese dei pannolini, più che un aiuto sembra una misera elemosina obbligata, sostiene la presidente Desideria Raggi solo riconoscendo un valore economico adeguato al lavoro di moglie e mamma, si potrà riavere una crescita demografica e un futuro per la nostra Nazione; senza figli non ci può essere crescita.
Le volontarie dell'associazione stanno già preparando una raccolta firme popolare che sarà lanciata a Roma lo stesso 10 maggio per chiedere l'introduzione di un reddito mensile per le mogli e mamme italiane che decidano di stare a casa ed accudire i propri figli.

Conclude la Raggi: Chiediamo per ogni donna un reddito pari alla metà di un salario medio nazionale da elargire fin dal giorno del matrimonio, con un aumento di 300/400 € per ogni figlio nato. Del resto come diceva Evita Peron: siamo nate per creare famiglia, non per vivere nelle strade.

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