Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

IOPPOLO E MUSUMECI: IL GOVERNO REGIONALE CHIARISCA SUL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA “CARONTE”

25 giugno 2015 - I deputati Gino Ioppolo e Nello Musumeci hanno presentato una interrogazione per chiedere chiarimenti al governo regionale riguardo il corretto funzionamento della piattaforma informatica denominata “Caronte”. Come è noto tale supporto informatico è l’applicativo web della Regione Siciliana per la gestione ed il monitoraggio dei progetti finanziati dal Programma Operativo FSE 2007/2013. I deputati di Lista Musumeci denunciano che il sistema informatico è aggiornato al solo anno 2007 a causa di omesse comunicazioni da parte della Regione.

“Qualora la notizia corrispondesse a verità – dichiarano Gino Ioppolo e Nello Musumeci - e qualora casi simili si siano verificati e/o si verifichino sotto la responsabilità di altri Dipartimenti regionali, sarebbe un fatto ingiustificabile e dalle conseguenze assai gravi in quanto impedirebbe, sia al Governo nazionale che a quello regionale, di avere esatta e particolareggiata conoscenza dell'attuazione del Programma Operativo. Inoltre, – continuano i due deputati - ciò non consentirebbe di intervenire con oculatezza sulle eventuali criticità e metterebbe a grave rischio il trasferimento delle risorse comunitarie verso i soggetti che hanno realizzato i progetti”.




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