Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

PRECARI COMUNE MESSINA, CHIARA LA POSIZIONE DELLA CISL FP: “STIAMO PER TROVARE LE MIGLIORI CONDIZIONI POSSIBILI"

 Messina, 11 giugno ’15 - Una partecipatissima assemblea del personale a tempo determinato del Comune di Messina appositamente convocata dalla Cisl Funzione Pubblica con la presenza della Segreteria Aziendale e la RSU Cisl si è tenuta nei locali della Cisl in viale Europa per fare il punto della situazione sulla delicata questione della stabilizzazione alla luce della comunicazione effettuata nei giorni scorsi dal Segretario Generale del Comune Dott. Le Donne, che prevede tre ipotesi: da 14, 16 e 18 ore, a seconda dell'immissione in ruolo nel 2015, 2016 o 2017.
“Non siamo affatto innamorati o concordi con le 11 o le 14 ore - ha dichiarato il Segretario Generale FP Calogero Emanuele - ma con grande realismo e senso di responsabilità, tentiamo di strappare le migliori condizioni possibili a fronte di un contesto normativo e sociale sconfortante. Dobbiamo guardare in faccia la realtà e constatare amaramente che la Regione Sicilia ha totalmente scaricato il peso della questione sui Comuni già vessati e con le finanze a lumicino. Se il Consiglio dei Ministri dovesse oggi esitare la nuova normativa sulla stabilità finanziaria sarebbe una ulteriore boccata di ossigeno. La preoccupazione sta anche nel fattore tempo – ha continuato – visto che la mole di procedure per arrivare alla immissione in ruolo è considerevole e il rischio di ulteriori rinvii è molto serio” .

“Avere un percorso lavorativo di oltre vent'anni, in modo continuativo nella Pubblica Amministrazione, in altri tempi avrebbe significato garanzie e soddisfacenti retribuzioni economiche – ha aggiunto Gabriella Giannetto, RSU della Cisl al Comune di Messina – oggi scontiamo decenni di mala politica che ha rinviato i problemi per non risolverli e siamo di fronte ad un bivio: da un lato la possibilità di un contratto a tempo indeterminato a pochissime ore, con sacrifici ancora più grandi di quelli fatti finora, dall'altro la decisione di affidarsi ancora una volta a proroghe e rinvii, con le strumentalizzazioni politiche che questo comporta e con l'incognita di variabili indipendenti dalla nostra volontà. È necessario che l'Amministrazione avvii l'intero iter, faccia chiarezza sulle procedure di aumento delle ore contrattuali e sulla volontà di portare, nel più breve tempo possibile, il contratto ad un orario accettabile”.
Concordi - dopo i vari interventi dei presenti, le considerazioni di Saro Contestabile e la puntuale disamina su percorsi possibili nel triennio di Piero Allegra - ad esternare al tavolo del prossimo 19 giugno la chiara e netta posizione della Cisl Fp che non può essere intesa da altri come una accondiscendenza alle posizioni dell'Amministrazione Comunale.
La Cisl FP non abbassa la guardia, ritiene opportuno proseguire un dialogo che sia costruttivo, nel rispetto delle diversità di opinione espresse dai lavoratori, senza però mai perdere di vista l'analisi del contesto economico sociale nel quale si opera fatto di dismissioni, licenziamenti e crisi generalizzata.
“Non si tratta di allarmismi, né di facili entusiasmi – conclude Emanuele - ma soltanto di verificare la concretezza delle cose, senza demagogia, nell'esclusivo interesse dei lavoratori”.

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