Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

OCCUPAZIONE: NEL MEZZOGIORNO LA DISOCCUPAZIONE FORSE DIMINUISCE, DIPENDE...

L'Istat diffonde il comunicato trimestrale sul mercato del lavoro. "Occupati/disoccupati" e "Indicatori del lavoro nelle imprese". a partire da questo rilascio i dati sull'offerta di lavoro includono le stime delle transizioni tra lavoro e non lavoro degli individui a un anno di distanza

11/12/2015 - Nel terzo trimestre 2015 si conferma, seppure con minore intensità (+0,2%), la tendenza alla crescita congiunturale del Pil avviatasi all’inizio dell’anno. La dinamica positiva registrata nel trimestre segna comunque un'ulteriore risalita del tasso di crescita tendenziale, passato a + 0,8% da + 0,1% del primo e + 0,6% del secondo trimestre. Tale risultato è accompagnato da una prosecuzione del lento miglioramento di tutti gli indicatori sul mercato del lavoro, con aumenti congiunturali sia dell'input di lavoro impiegato sia dell'occupazione e una diminuzione della disoccupazione.

Il recupero dell'occupazione al netto della stagionalità sembra subire una battuta d'arresto nei mesi più recenti; la lieve crescita registrata nel periodo agosto-ottobre (+0,1%, +32 mila unità), è infatti sintesi dell'elevato incremento registrato nel mese di agosto e dei cali successivi - di analoga intensità - manifestatisi a settembre e ottobre (-0,2%).

Considerando i confronti tendenziali, l'occupazione aumenta di 247 mila unità in un anno e i divari territoriali si riducono per il secondo trimestre consecutivo: oltre la metà della crescita dell'occupazione è infatti concentrata nel Mezzogiorno (+136 mila). Un elevato titolo di studio si conferma un vantaggio nel mercato del lavoro. La riduzione tendenziale dei disoccupati riguarda sia le persone con precedenti esperienze lavorative, soprattutto nel Mezzogiorno, sia quelle in cerca di prima occupazione, nella maggior parte dei casi giovani e donne.

Dai dati di flusso, a distanza di dodici mesi i giovani continuano a rappresentare più della metà dei nuovi ingressi nell'occupazione, con una tendenza crescente; diminuiscono gli scoraggiati, che transitano più frequentemente verso l'occupazione; cresce la permanenza nell'occupazione dei dipendenti a termine, sia per chi continua a svolgere un lavoro a termine sia per chi transita a tempo indeterminato.

Dal punto di vista settoriale, nel terzo trimestre è particolarmente significativa la crescita congiunturale dell'occupazione dipendente nei comparti dei servizi privati, più legati alla dinamica della domanda interna. Nell'insieme dell'economia, l'aumento dell'occupazione ha riguardato nel trimestre esclusivamente i lavoratori dipendenti a termine, le regioni del Centro e del Mezzogiorno, e soprattutto i giovani 15-34enni. La crescita tendenziale del lavoro a tempo indeterminato ha coinvolto gli uomini e gli ultra 50enni.
________________
Nel quadro dell'arricchimento e maggiore integrazione delle informazioni statistiche sul mercato del lavoro, in questo comunicato stampa l’Istat fornisce per la prima volta i dati mensili degli occupati, disoccupati e inattivi per classi di età.

Dopo la crescita registrata tra giugno e agosto (+0,5%) e il calo di settembre (-0,2%), a ottobre 2015 la stima degli occupati diminuisce ancora dello 0,2% (-39 mila). Il calo è determinato dagli indipendenti mentre i dipendenti restano sostanzialmente invariati. Il tasso di occupazione diminuisce di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,3%. Su base annua l'occupazione cresce dello 0,3% (+75 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,4 punti.

La stima dei disoccupati a ottobre diminuisce dello 0,5% (-13 mila); il calo riguarda le donne e la popolazione di età superiore a 34 anni. Il tasso di disoccupazione, pari all'11,5%, resta sostanzialmente invariato dopo il calo dei tre mesi precedenti. Nei dodici mesi la disoccupazione diminuisce del 12,3% (-410 mila persone in cerca di lavoro) e il tasso di disoccupazione di 1,4 punti.

Dopo la crescita di settembre (+0,5%), la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta ancora nell'ultimo mese dello 0,2% (+32 mila persone inattive). Diminuisce il numero di inattivi maschi e di età inferiore a 50 anni. Il tasso di inattività, è pari al 36,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali. Su base annua l'inattività aumenta dell'1,4% (+196 mila persone inattive) e il tasso di inattività di 0,6 punti percentuali.

Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo agosto-ottobre 2015 la stima dei disoccupati diminuisce di 142 mila, a fronte di una crescita degli occupati (+32 mila) e degli inattivi (+66 mila).

Nella nota metodologica sono riportati gli intervalli di confidenza dei principali indicatori non destagionalizzati.

Commenti