Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

FAI, FEDERAZIONE ANTIRACKET: GRAZIE ALLA MAGISTRATURA E ALLE FORZE DELL'ORDINE PER L'OPERAZIONE “GOTHA 6”

Comunicato stampa del presidente della FAI, Federazione delle Associazioni Antiracket ed Antiusura Italiane, Pippo Scandurra. Ringraziano la Magistratura e le Forze dell'Ordine per l'operazione “Gotha 6”, 13 ordinanze di custodia cautelare a carico di esponenti della cosca mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto); in particolare, il Procuratore della Repubblica, dott. Guido Lo Forte, che ha coordinato le indagini

Barcellona Pozzo di Gotto, 03 Febbraio 2016 - Il presidente della FAI Pippo Scandurra, unitamente ai presidenti della FAI Antiracket di Barcellona Pozzo di Gotto, Stefano Vento, della FAI Antiracket di Milazzo, Francesco Arcadi, e della FAI Antiracket di Terme Vigliatore, Salvatore Barresi, ringraziano la Magistratura e le Forze dell'Ordine per l'operazione “Gotha 6” (13 ordinanze di custodia cautelare a carico di esponenti della cosca mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto); in particolare, il Procuratore della Repubblica, dott. Guido Lo Forte, che ha coordinato le indagini insieme ai Sostituti Procuratori della Direzione Distrettuale Antimafia dott. Vito Di Giorgio e dott. Angelo Cavallo, ed i Carabinieri del ROS e del comando provinciale di Messina per l'alta professionalità e generosità profusa nel lungo, complesso e delicato lavoro finalizzato a liberare il territorio del barcellonese dai condizionamenti mafiosi.

Non è sufficiente indignarsi, riempire le piazze, alzare le mani per manifestare; occorre un vero riscatto. Il contrasto alla mafia, al racket, riguarda tutti e le associazioni antiracket nascono per sostenere ed assistere le vittime. Tutti gli imprenditori sono invitati alla collaborazione ed alla libertà d'impresa con le denunce. I collaboratori di giustizia hanno descritto le modalità di estorsioni ed omicidi che venivano eseguiti nei diversi territori con uno spessore criminale fatto di crudeltà, che anche in epoca recente si è manifestato. Essere mafiosi non vale; vale la vita nell'onestà, nella legalità! Ora il testimone passa alla città: che ciascuno si assuma la responsabilità di cittadino, di imprenditore, facendo nel proprio ruolo la propria parte. Magistratura e Forze dell'Ordine l'hanno dimostrato. Adesso è il momento di impegnarsi e di reagire.

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