Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

CATANIA : I BAMBINI NON SI COMPRANO, NO UTERO IN AFFITTO

Forza Nuova Catania dice no all'ignobile pratica dell'utero in affitto e condanna la compra vendita di essere umani
Catania, 10 marzo 2016 - Nella notte tra il 9 ed il 10 marzo i militanti forzanovisti di Catania , con un blitz notturno, hanno affisso uno striscione e depositato delle cassette con "bambini in vendita" in "offerta speciale "con relativo "listino prezzi" per lanciare un messaggio di sdegno davanti all'ospedale "Santo Bambino" e al liceo classico " N. Spedalieri ", allo scopo di criticare aspramente la pratica dell’utero in affitto, accolta dall'ex governatore della regione Puglia e dal suo compagno. Un figlio non si può acquistare perciò condanniamo fermamente l'empio gesto dell'ex governatore, che eludendo la legislazione italiana, a due giorni dall'approvazione dell'assurda legge Cirinnà, ha comprato all'estero un bambino, tenuto in grembo da una donna che ha prestato il suo corpo per soldi, per veder soddisfatto l'egoismo, suo e del suo compagno, che non vogliono arrendersi all'evidenza: solo un uomo e una donna possono generare un figlio e niente e nessuno potrà mai impedirlo o modificarlo, nemmeno quegli oltre 135.000 euro sborsati per questa disgustosa tratta si esseri umani.

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