Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

FORESTALE: FUORI DALLA FORESTALE 32 PIROMANI, NUOVA DIRETTIVA DI CROCETTA

Palermo, 19 mar. 2016 - Nuova direttiva del presidente Crocetta inviata all'assessorato al Lavoro perchè venga avviato il procedimento di esclusione dal lavoro e cancellazione dagli elenchi di 32 forestali, condannati in via definitiva per attentati incendiari a danno del patrimonio boschivo. La nuova direttiva fa espressamente riferimento alla Legge regionale 14/2006 che, riordinando la legge regionale istitutiva degli elenchi dei lavoratori che possono essere avviati su base annuale al lavoro nella forestazione, sottolinea che i soggetti inclusi nell'elenco si debbano occupare della salvaguardia del patrimonio montano e boschivo con l'obiettivo di difendere dagli incendi il patrimonio boschivo, i terreni agricoli e tutelare il paesaggio. “E' ovvio – afferma il presidente – che un piromane, cioè un soggetto che sia stato condannato perchè ha danneggiato o distrutto tale patrimonio, è totalmente incompatibile con l'attività che deve svolgere per legge. Si tratta di una questione non solo morale, etica e persino logica, ma di contrasto con la legge”.
Da un'analisi attenta degli elenchi e del casellario giudiziario di 24.000 forestali, emerge che 32 di loro si trovano in una situazione di incompatibilità per condanne definitive per incendio.

“E' uno scandalo – sottolinea Crocetta – che il patrimonio forestale dei siciliani, venga affidato a chi lo ha danneggiato ed è ancora più scandaloso che nessuno in passato si sia preoccupato di applicare la legge e persino il buonsenso. Il mio governo – continua il governatore – non intende più avallare tale sistema, caratterizzato dalla totale inosservanza delle leggi, dalla mancata tutela del bene pubblico e dalla gestione clietelare del lavoro.

“Intendo difendere i 24.000 forestali che svolgono correttamente il proprio lavoro – continua Crocetta – e per questo mi sono battuto in tutte le sedi, trovando ogni anno le risorse necessarie, in una fase difficile dell'economia, ma chi sbaglia, deve andare fuori.
Questo è anche un modo per dire ai giovani che in questa Regione non vengono premiati i mafiosi e gli incendiari, ma i cittadini onesti”.
Dopo i primi 64 esclusi dagli elenchi perchè condannati per reati di mafia e interdetti perenni dai pubblici uffici, adesso con i nuovi 32 esclusi, sono quasi 100 i forestali che non verranno più avviati al lavoro. “Si tratta di una svolta mai fatta da nessuno – dice il presidente. Non sfugge che questa azione di moralizzazione degli ultimi 3 anni, ha interessato a 360° tutta l'amministrazione regionale, dalle figure apicali alle altre fasce di lavoratori, dall'espulsione dalla Seus di 68 soggetti, ai circa 500 ex pip anche con reati di mafia (circa 70) e reati incompatibili con il lavoro nella pubblica amministrazione o non in possesso dei requisiti reddituali per percepire il sostegno al reddito. Prima della fine del mio mandato – conclude Crocetta – concluderò l'azione di pulizia all'interno della Regione. Questa Regione è cambiata e i siciliani non intendono più tollerare privilegi a favore dei mafiosi”.

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