Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

FLORESTA: PADRE E FIGLIO ALLEVATORI ARRESTATI PER INCENDIO BOSCHIVO

Floresta (ME), 18 aprile 2016 - Nel tardo pomeriggio di ieri, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Patti, mentre effettuavano un servizio di controllo del territorio, transitando per la SS 116 con direzione di marcia C/da Favoscuro – Floresta hanno notato un incendio nella vallata lato monte del Comune di Floresta. Avvistata nei pressi dell’incendio un’autovettura fuoristrada, hanno proceduto ad osservarne gli spostamenti per verificare se gli autori dell’incendio fossero i passeggeri di quel veicolo. Dal posto di osservazione hanno accertato che la stessa autovettura nel percorrere la strada interpoderale che conduce alla SS 116 si fermava più volte e esattamente nel punto di sosta, poco dopo che il veicolo riprendeva la marcia, si notavano nascere nuovi focolai. Focolai che da lì a poco si andavano man mano sviluppando in incendi.
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Patti, unitamente ai Carabinieri della Stazione di Floresta giunti in supporto dei colleghi, dopo aver allertato il dipartimento dei Vigili del Fuoco di Randazzo per intervenire sui luoghi teatro dell’incendio, si sono subito messi sulle tracce del veicolo in questione per poi intercettarlo dopo pochi minuti.

Gli occupanti del veicolo sono stati identificati in MANERA Franco, allevatore, residente a Castell’Umberto (ME), classe 1972, con precedenti di polizia, e MANERA Giuseppe, allevatore, residente a Castell’Umberto (ME), classe 1993, incensurato, rispettivamente padre e figlio. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti e sequestrati alcuni strumenti di innesco da fuoco.
Le fiamme hanno interessato e distrutto circa 3 ettari di macchia mediterranea e terreno alberato insistente, in parte, in area protetta del parco dei Nebrodi, provocando ingenti danni non quantificabili.
Il repentino intervento dell’Arma ha consentito non solo l’individuazione dei rei, ma ha anche scongiurato l’ulteriore propagazione delle fiamme ed evitato che gli arrestati innescassero ulteriori focolai che avrebbero potuto distruggere aree ben più vaste, mettendo a rischio non solo l’area protetta del parco, ma anche le abitazioni rurali dell’area che spesso, in particolar modo nei fine settimana, diventano luogo di ritrovo per scampagnate domenicali.

Padre e figlio sono stati arrestati per il reato di incendio boschivo in concorso.
Gli stessi, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Patti, sono stati tradotti presso la propria abitazione a Castell’Umberto in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida tenutasi in mattina odierna presso il Tribunale di Patti. L’arresto è stato convalidato e i due nuovamente sottoposti agli arresti domiciliari.

Commenti