Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MEDICI SICILIANI, CALPESTATA LA DIGNITÀ DI CENTINAIA DI PRECARI

Continua l’attesa dell’enorme “esercito” di camici bianchi, costretti a lavorare con contratti a tempo. La “filosofia di un lavoro che oggi c’è, e domani forse”
20/05/2016 - A dispetto della circolare assessoriale n. 28551 del 25/03/2016 che coordini il nuovo reclutamento del personale della dirigenza medica e veterinaria (bloccato dal 2012), e l’utilizzo delle graduatorie di concorso a tempo indeterminato, la cui validità è stata prorogata come limite ultimo al 31/12/2016, a oggi, a pochi mesi dalla scadenza delle suddette, non si ha ancora contezza dei tempi dell’immissione in servizio dei vincitori e degli idonei utilmente collocati, nonché dell’avvio delle procedure di reclutamento.

Nei giorni scorsi, l’assessorato regionale alla Salute ha intimato alle Aziende sanitarie un ulteriore stop alle assunzioni con la conseguente mancata immissione in ruolo dei precari vincitori e/o idonei in graduatorie a tempo indeterminato, e un ulteriore slittamento nell’avvio delle procedure speciali per la stabilizzazione del personale medico già a tempo determinato.
E ciò in apparenza a causa del ritardo accumulato da alcune aziende ed enti della Regione nel formalizzare i piani triennali del fabbisogno di personale. Ma è davvero così?

Non può che generare “perplessità” la scelta adottata dall’assessorato, di rinviare ulteriormente le assunzioni, nell’attesa di verificare le eventuali eccedenze nelle dotazioni organiche delle poche aziende che non hanno ancora provveduto a comunicare i dati.

Preoccupazioni molto forti ingenerano invece, le notizie di fonte ‘Ministero della Salute’ che tendono ad accreditare una richiesta avanzata all’assessorato di rivedere completamente la Legge 46/2015 (rideterminazione della Rete Ospedaliera), procedendo ad ulteriori dismissioni di presidi ospedalieri. Inoltre non vi è notizia, ad oggi, di un Decreto Ministeriale che proroghi per la Regione Sicilia, il termine per l’adeguamento della Rete Ospedaliera Siciliano al dettato del Decreto Balduzzi al 31/12/2017.
Il termine del 31/12/2016 previsto per tutte le altre Regioni si avvicina e la Sicilia sconterà pesanti ulteriori tagli di strutture sanitarie.

“Vogliamo la verità dall’Assessore, ma alle pressanti richieste di convocazione si risponde con il silenzio!” tuona Pietro Pata, segr. reg.le Anaao Assomed Sicilia.
E prosegue: “Anche alle audizioni della VI commissione all’Ars (svoltesi nei giorni scorsi), l’assessore Baldo Gucciardi e i suoi direttori generali hanno ritenuto utile non doversi presentare evidenziandosi così, a nostro parere, uno scollamento tra Giunta di Governo e Parlamento Siciliano”.

NON è Più POSSIBILE TOLLERARE ANCORA!
BASTA CON LE PROROGHE DI OLTRE 10 ANNI!

Le aspettative disattese dei precari della dirigenza medica e sanitaria, provocheranno uno stato di agitazione che metterà in crisi il sistema sanitario regionale.

E’ ora che la politica svolga il suo ruolo e che soprattutto esca dall’equivoco e proceda allo sblocco immediato delle assunzioni concedendo una definitiva stabilizzazione a professionisti che da anni sostengono con il loro lavoro, il peso di un servizio sanitario regionale carente (SSR).
Parliamo di centinaia di professionisti che tengono in piedi il servizio sanitario regionale e da anni lavorano nell’incertezza con contratti a termine.

Medici e sanitari che di volta in volta, con cadenza semestrale, necessitano di proroga del contratto per garantire l’attività degli ospedali e dei pronto-soccorso della nostra regione, peraltro in antitesi con le direttive regionali della Corte dei Conti e comunitarie europee e con lo stesso Job Act.

LA SCADENZA è DIETRO L’ANGOLO!
La prossima scadenza è il 30 giugno! Questo è un esercito di camici bianchi composto da professionisti dall’esperienza consolidata che rappresentano la maggior parte del personale medico delle aree di emergenza-urgenza, delle aree mediche e chirurgiche, le cui proroghe vanno avanti anche da un decennio, con il risultato di incentrare la propria esistenza personale e lavorativa sul motto di “un lavoro che oggi c’è e domani forse” .


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