Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

PATTI, ELEZIONI AMMINISTRATIVE: “TUTTO PER CONTRASTARE LA CORRUZIONE, L’USURA E L’ILLECITO AMMINISTRATIVO”

Operazione “Anima trasparente” (Mettiamoci a nudo): “Chi si candida a ricoprire una carica pubblica deve essere lineare e trasparente anche nelle banche dati. Il bravo amministratore non deve avere pendenze o situazioni deficitarie con enti e organismi finanziari da cui si evince il mancato pagamento di prestiti e finanziamenti ricevuti. Il cattivo pagatore sarà anche un cattivo amministratore”

Patti (Me), 14/05/2016 - Dobbiamo sapere tutto dei nostri futuri amministratori: chi sono, cosa hanno fatto e cosa intendono fare per contrastare fenomeni quali la corruzione l’usura e l’illecito amministrativo. Anima pattese invita tutti i candidati a Sindaco a rendere pubblico e trasparente il loro stato amministrativo e giudiziario. “Anima trasparente” nasce per rispondere all’esigenza di avere una classe politica pulita e trasparente. I cittadini devono poter scegliere chi amministra le loro città: corruzione, clientelismi, conflitti d’interessi e guai giudiziari devono rimanere fuori dall’urna elettorale. Troppe volte abbiamo scoperto tardi che il sindaco, assessore o consigliere comunale non aveva le giuste competenze per svolgere il ruolo che ricopriva, o era portatore di equivoci conflitti d’interesse che ne pregiudicavano l’operato.

Troppo spesso abbiamo assistito a nomine pubbliche fatte a porte chiuse, nate più da favoritismi e logiche di spartizione che dalle reali capacità di chi amministra e gestisce beni e servizi pubblici.
Siamo convinti che l’impegno alla trasparenza sia l’unico modo per contrastare il malaffare e ripristinare un legame di fiducia tra i cittadini e le istituzioni.
Chiediamo che siano resi pubblici i curriculum vitae, con competenze e incarichi ben evidenti, lo status penale e una dichiarazione sui potenziali conflitti d’interesse.
Conoscere chi ci amministra è un diritto irrinunciabile. È il momento di dire basta a chi pensa ancora che gli elettori votino a occhi chiusi!

Elenchiamo di seguito le prerogative che, chi si candida a ricoprire cariche pubbliche deve necessariamente mostrare:

1. Curriculum vitae
Ovunque si voglia essere assunti per un incarico è necessario presentare il CV. Un documento sintetico che indichi la formazione, le principali esperienze lavorative e gli eventuali incarichi pubblici ricoperti.
Chiediamo ai candidati di fare altrettanto: siamo convinti che per esercitare il diritto di voto in modo libero e consapevole i cittadini debbano conoscere storia, competenze e incarichi passati di chi li governerà.

2. Status giudiziario
Non giudichiamo nessuno, ma crediamo che “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore” (art. 54 della Costituzione italiana). Per questo motivo chiediamo di rendere noti i propri rapporti con la giustizia, penale e amministrativa. Carichi pendenti, avvisi di garanzia, eventuali condanne ed ogni altra informazione che potrebbe anche in minima parte minare la fiducia tra cittadini e istituzioni.

3. Conflitto d'interessi
Avere potenziali conflitti d’interesse non è di per sé un crimine o un disonore. L’importante è essere trasparenti e dichiarare le circostanze in cui gli interessi personali o dei propri familiari potrebbero entrare in conflitto con quelli pubblici. Ogni cittadino deve poter sapere se c’è il rischio che interessi privati possano minacciare l’indipendenza del loro amministratore.

4 Solvibilità economica
Chi si candida a ricoprire una carica pubblica deve essere lineare e trasparente anche nelle banche dati che registrano eventuali mancati pagamenti, ritardi nei rimborsi di finanziamenti, o situazioni debitorie deficitarie che ne comportano l’iscrizione nei registri dei cattivi pagatori. Il bravo amministratore non deve avere pendenze o situazioni deficitarie con enti e organismi finanziari da cui si evince il mancato pagamento di prestiti e finanziamenti ricevuti. Il cattivo pagatore sarà anche un cattivo amministratore. Per questi motivi nel nostro movimento non sono candidabili soggetti con situazioni debitorie croniche.

“Mettere a nudo la propria anima non è semplice, non è illogico, non è esibire; è questo un atto di estremo coraggio, di riflessione sincera, di conquista della propria vita e della pubblica fiducia”.

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