Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

RIFIUTI SICILIA, CROCETTA: "CI VUOLE LO STATO D’EMERGENZA PER EVITARE IL DISASTRO"

Sicilia. Crocetta:”Senza dichiarazione stato di emergenza si rischia di non poter conferire 3000 tonnellate di rifiuti al giorno rispetto alle 6000 prodotte”

Palermo, 5 mag. 2016 - Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta comunica di aver inviato una nota alla Presidenza del Consiglio, al ministero dell'Ambiente, all'Autorità anticorruzione, nella quale rappresenta la grave situazione in merito al conferimento dei rifiuti a partire dal 1 giugno.
Nella nota Crocetta specifica che “sono in corso una serie di interventi per adeguare l'impiantistica regionale destinata al conferimento dei rifiuti, alle norme che regolano la materia”
“In particolare – dice il presidente – sono in corso di completamento impianti di compostaggio, trattamento e valorizzazione mentre per altri impianti si stanno avviando le procedure. Ad oggi è stato possibile conferire in alcune discariche, sulla base di specifiche ordinanze della Regione in base all'articolo 191 del dlg 152/2006, ma dal 1 giugno non sarà più possibile utilizzare tali prerogative di legge. Ci si troverebbe di fronte a un paradosso – continua Crocetta – aver avviato una serie di interventi finalizzati alla messa in esercizio dell'impiantistica necessaria al conferimento e per i ritardi del passato non poterne usufruire, creando per metà del territorio siciliano una situazione insopportabile, una vera e propria emergenza sanitaria. Per questa ragione la giunta ha deliberato ieri la richiesta di stato di emergenza per un periodo di 6-12 mesi al fine di:

- proseguire l'esercizio delle discariche esistenti nel territorio regionale sulla base di quanto già disposto con le ordinanze del Presidente della Regione siciliana;
- potenziare la capacità, entro i limiti di legge, degli impianti di compostaggio in esercizio nel territorio della Regione siciliana;
- ridurre la tempistica per la realizzazione degli impianti, sopratutto quelli dedicati alla raccolta differenziata, previsti dal “Piano stralcio per l'attuazione degli interventi per l'implementazione impiantistica”;
- attivare ogni strumento utile per il conferimento dei rifiuti.

“In pratica – prosegue Crocetta – con una deroga limitata nel tempo, si potrebbe evitare una situazione disastrosa per i cittadini e adeguare gli impianti alla normativa nazionale ed europea. Il governo sta inoltre predisponendo una nuova legge sui rifiuti che dovrebbe essere pronta nell'arco di dieci giorni. Non rivendico alcun potere speciale – dice ancora il presidente – il governo nazionale può affidare l'eventuale commissariamento a chi ritiene più opportuno, ma certamente non è responsabilità dell'attuale governo regionale la situazione emergenziale determinatasi nelle discariche siciliane se si tiene conto del conflitto sui termovalorizzatori, conclusosi solo alla fine del 2015, dell'assenza di interventi per l'adeguamento degli impianti regionali da parte di tutti i governi precedenti e che solo il nostro governo ha attivato la realizzazione di impianti per il trattamento e il compostaggio, destinando risorse, avviando le gare e i lavori.
Sicuramente non era possibile però superare gli annosi ritardi precedenti e soprattutto il mancato utilizzo della gestione commissariale dei precedenti governi, che non hanno provveduto – conclude il presidente - né a realizzare impianti pubblici, né ad adeguare le discariche alle normative”.


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