Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

RAPINA A MESSINA: COME IL FAR WEST, COMMERCIANTI SEMPRE PIU’ INSICURI

Confesercenti Messina, a seguito della rapina che si è consumata stamattina di fronte al Banco di Sicilia di Viale della Libertà, manifesta profonda preoccupazione per l’ennesimo episodio criminale, che stavolta ha avuto anche un risvolto gravissimo, il ferimento del gestore del rifornimento Ip di Paradiso.
Messina, 6 giugno 2016 - Per il presidente Alberto Palella “la situazione è diventata ormai intollerabile. Messina è una specie di Far West, dove si spara anche in pieno giorno, mettendo a rischio l’incolumità non solo degli esercenti vittime degli agguati, ma di tutti i cittadini. Tutto ciò anche a seguito della notevole riduzione del pattugliamento sul territorio da parte delle forze dell’ordine, colpite anch’esse dalla mannaia della spending review.”
Più volte Confesercenti ha chiesto la convocazione di un tavolo tecnico con le istituzioni, per mettere a punto un piano per intensificare i controlli sul territorio e arginare la pericolosa escalation di violenza, che, nel 2016 ha raggiunto i livelli massimi di allerta. Appelli che purtroppo sono rimasti lettera morta.

“Oggi siamo costretti a prendere atto dell’ennesimo fatto delittuoso, che riguarda un nostro associato a cui esprimiamo la nostra solidarietà e auguriamo una pronta guarigione. Ma cosa dobbiamo aspettare prima che venga fatto qualcosa per frenare questi episodi? Forse che ci scappi il morto? Non siamo più disposti ad aspettare e tollerare il persistere di questo stato di cose e chiediamo alle autorità competenti risposte certe e concrete su cosa si intenda fare per risolvere un problema che mette i commercianti e i cittadini in una condizione di perenne insicurezza sulla propria incolumità fisica, oltre che sul sereno svolgimento della propria attività imprenditoriale”.

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