Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

CARLO MEUCCI, MIGRANTE, NAUFRAGO E FIGLIO SCOMODO

E’ in edicola, in libreria e online “Meucci, il figlio del... telefono, mendicante a Tindari” di Mimmo Mòllica, formato Kindle, la triste vicenda di Carlo Meucci, da tutti ritenuto figlio di Antonio Meucci, inventore del telefono, vissuto lungamente a Tindari, in provincia di Messina, dopo essere nato a New York, dove Carlo nacque il 3 o il 4 novembre 1872

12/07/2016 - Ecco, è già l’insicurezza sul suo reale giorno di nascita a dare l’idea di tutte le difficoltà incontrate per potere affermare con certezza che Carlo Meucci è figlio del grande inventore o se – invece – come afferma l’ingegner Basilio Catania, in conclusione dei suoi studi, “sembra probabile che Carlo Meucci abbia inventato una falsa identità”. Per quanto la sua data di nascita ‘oscilli’ tra il 3 e il 4 novembre 1872, su tutti i documenti rilasciati dai Comuni siciliani dove Carlo Meucci abitò e fu registrato anagraficamente, risulta essere figlio di Antonino Meucci ed Ester Mochi, vale a dire l’inventore del telefono e della costumista del teatro La Pergola di Firenze che Antonio Meucci sposò il 7 agosto 1834.

Carlo Meucci fu migrante, naufrago e figlio scomodo, in momento della storia dell’umanità fortemente segnato dalle migrazioni in cui “quella dell’identità non è una questione di secondaria importanza”, al di là del diritto all’identità stessa che mai cesserà d’essere questione di fondamentale importanza per l’essere umano e per la stessa società.
Il diritto all’onore, al decoro, alla reputazione, sono valori della persona tutelati (forse non abbastanza) dalla legge.

Carlo Meucci risulta essersi sposato a Venezia nel 1921, con Preghieri o Preghiera Anna, ovvero con Pugliese Anna o Marianna, come in data 15 gennaio 2016, il Comune di Marsala (Tp) certifica, su richiesta del sottoscritto, e come altri uffici anagrafici comunali analogamente attestano. Ma ci sono di mezzo tante peripezie, le difficoltà dei tempi, l’emigrazione e l’immigrazione, il naufragio mentre Carlo Meucci tornava in Italia dall’America, dove era andato a cercare il padre, scoprendo che era già morto, così come la madre.

Carlo Meucci stabilì la sua residenza in Sicilia, tra Mazara del Vallo, Marsala, Barcellona Pozzo di Gotto, Sant’Agata Militello e Tindari. E sarà in questi Comuni che l’identità di Carlo Meucci verrà trascritta e certificata. Chi leggerà questo volume avrà modo di rendersi conto delle difficoltà incontrate nel tentativo di ricostruire la vita di Carlo Meucci, di attribuirgli un’identità certa e risalire ad una verità che potrebbe dirsi ‘scomoda’, così come ‘figlio scomodo’ è stato definito Carlo Meucci in un titolo giornalistico.

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