Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

PUBBLICO IMPIEGO, EPPUR SI MUOVE, ORA IL MINISTRO DELL’ECONOMIA TROVI LE RISORSE

Roma, 8 settembre 2016 - “Finalmente, dopo le reiterate sollecitazioni e le legittime rivendicazioni inviate all’indirizzo del Governo, si registra un primo dato positivo sulla annosa questione dei rinnovi contrattuali nel Pubblico Impiego: la politica si è scossa dal soporifero torpore in cui ha preferito crogiolarsi per troppo tempo”. Lo afferma in una nota il Segretario generale della UILPA Nicola Turco aggiungendo che “lo stesso Premier, nel riconoscere l’ingiustizia subìta dai lavoratori pubblici, ha nuovamente dichiarato che il nodo dei rinnovi contrattuali va affrontato e risolto, unitamente ad altre questioni che riguardano le politiche sociali e previdenziali del Paese”.

Secondo Turco, quindi, “è ora che la palla passi al Ministro dell’Economia e delle Finanze, sul quale grava il compito di reperire le risorse necessarie per chiudere questa partita tanto importante e delicata. Sarebbe auspicabile che il titolare del Dicastero di Via XX Settembre elaborasse un piano di recupero delle risorse già disponibili a legislazione vigente da sottoporre al Capo del Governo, per una diversa destinazione. Si tratta, quindi, di intervenire sulla fallimentare politica dei bonus, sull’eccessivo ricorso ai contratti di consulenza esterna e della esternalizzazione dei servizi, ed ancora di restituire ai dipendenti pubblici una parte del frutto del proprio lavoro svolto per il recupero dell’evasione fiscale nonché di ridurre lo spropositato numero di stazioni appaltanti per realizzare una concreta razionalizzazione del sistema degli acquisti nella Pubblica Amministrazione, eliminando sprechi e sperperi”.

Turco evidenzia, altresì, che “il rinnovo dei contratti deve riguardare tutti i lavoratori, nessuno escluso, e sul punto ci auspichiamo che nessuno tenti di dividere il mondo del lavoro. Siamo pronti a raccogliere la sfida sulla valutazione per l’utilizzo delle risorse aggiuntive che dovranno integrare l’ammontare dei fondi fermi al 2009. Soltanto attraverso la destinazione di ulteriori risorse da destinare al salario accessorio potrà ripartire la contrattazione integrativa per conseguire un duplice obiettivo: la valorizzazione della professionalità dei lavoratori ed il miglioramento dei servizi all’utenza”.

Il Segretario generale della UILPA sottolinea come “nella Pubblica Amministrazione le politiche di austerity abbiano prodotto danni ingenti, tanto per i lavoratori che hanno subìto penalizzazioni retributive inaccettabili quanto per i cittadini che si sono trovati a dover pagare a caro prezzo la contrazione dell’offerta dei servizi pubblici, in conseguenza dell’applicazione delle miopi logiche dei tagli lineari nonché della soppressione di uffici e presidi su tutto il territorio nazionale, finalizzata a realizzare fantomatici risparmi di spesa. Ma non solo. Il perdurare del blocco dei contratti dei dipendenti pubblici ha inferto un grave colpo anche alle aziende, da quelle piccole a quelle più grandi, investite da un progressivo ma netto calo dei consumi. L’erosione del potere di acquisto di 3 milioni e 200mila lavoratori ha compresso il livello della spesa familiare, non essendo il reddito in molti casi neanche sufficiente a coprire il fabbisogno primario”.

“Per questo - prosegue Turco - i rinnovi contrattuali vanno intesi in primo luogo come una misura di carattere prettamente economico, un investimento fruttuoso per la ripresa dell’economia e per il rilancio del Paese. Nel momento in cui le retribuzioni dei dipendenti pubblici vengono riallineate al reale costo della vita vuol dire dare respiro a tutto l’indotto grazie all’immissione in circolo di risorse fresche, destinate a produrre effetti positivi nel mercato dei consumi”.

“Insomma – puntualizza il Segretario generale della Uilpa –, a differenza di tante altre misure che si sono rivelate del tutto inefficaci nel raggiungimento dell’obiettivo, il rinnovo dei contratti pubblici può essere inquadrato nell’ottica di una scelta propulsiva per il benessere di tutto il Paese. Si tratta di un intervento che ha in sé tutte le potenzialità per apportare sollievo non soltanto ai lavoratori, che ne sono i diretti destinatari, ma a tutto il sistema economico, ormai largamente sofferente”.

Conclude Turco: “Non dimentichi il Governo che la carenza di introiti ha determinato una situazione fallimentare per una miriade di imprese, con conseguente perdita di chances e di posti di lavoro. Il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego è dunque un’opportunità, non sprechiamola!”

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