Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

INCENERITORE DEL MELA: “MA A2A CI È O CI FA?”

Comitato dei cittadini contro l'inceneritore del Mela: Se il mega-inceneritore di A2A non fosse una seria minaccia ci sarebbe da ridere. Giorno 11 Ottobre A2A ha depositato le integrazioni al progetto, già consultabili sul sito del Ministero dell’Ambiente . Le integrazioni sono state presentate per rispondere alle richieste delle Commissioni VIA e AIA
14/10/2016 - Dove prenderete il CSS? Dove smaltirete le ceneri ed i residui prodotti dall’incenerimento? Come fate a superare il parere negativo ostativo dei Beni Culturali? Le risposte di A2A rasentano a tratti il ridicolo. Riguardo all’approvvigionamento del CSS, A2A sostiene che l’impianto dovrebbe servire da stimolo alla realizzazione di impianti che producono CSS. Come dire: “prima facciamo il pane e poi seminiamo il grano”. La realtà è che in Sicilia non esistono impianti che producono CSS, quindi A2A cerca di arrampicarsi sugli specchi parlando di impianti TMB futuribili, che potrebbero, in teoria, produrre CSS.

Laddove nel progetto originario si parlava di rifornirsi entro un raggio di 200 km, ora si considerano gli impianti TMB previsti in tutta la Sicilia. Ma neanche così i conti tornano, e allora ecco che A2A fa uscire dal cilindro una delle sue solite “magie”: secondo A2A il CSS potrebbe essere prodotto negli impianti TMB con una resa addirittura del 90% rispetto al RUR (Rifiuto Urbano Residuo) in ingresso, quando invece il Piano dei rifiuti stima tale percentuale al 13-14%. La percentuale di cui parla A2A è senza dubbio irrealistica, oltrechè illegale (non bisogna infatti dimenticare che la Gerarchia dei rifiuti vieta l'incenerimento di materia riciclabile e selezionabile dal RUR), e non trova precedenti in nessuna previsione nazionale nè regionale sugli impianti TMB. Neanche nell’ultimo decreto pro-inceneritori, già di per sè farlocco, del governo.

La cosa più probabile è che si tratti solo di un escamotage per non ammettere che l’inceneritore brucerebbe CSS da mezza italia e non contribuirebbe minimamente alla gestione dei rifiuti della Regione. Riguardo allo smaltimento delle ceneri, ricche di diossina e veleni vari, A2A continua a non specificare in quali discariche (cioè in quali località) le vorrebbe smaltire. I cittadini che vivono vicino a queste misteriose discariche hanno o no il diritto di saperlo e di intervenire, eventualmente, nella Valutazione di Impatto Ambientale in corso?

Ma dove A2A supera se stessa è nella Relazione Paesaggistica, che dovrebbe cercare di ribaltare il parere negativo della Soprintendenza e del MiBACT.
Ad esempio, laddove la Soprintendenza contesta il divieto di espandere le aree occupate da impianti di produzione d’energia, A2A risponde che l’impianto in progetto si situerebbe sempre dentro il perimetro della Centrale, non fuori. Ma dai! Ci mancava pure che A2A pensasse di realizzare un impianto al di fuori del perimetro di sua proprietà! Viene da chiedersi: ma A2A ci è o ci fa?

Comitato dei cittadini contro l'inceneritore del Mela

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