Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

POST-REFERENDUM, GRASSO (FI) “L’OMBRELLO DI RENZI HA TENUTO NASCOSTE LE EMERGENZE SICILIANE: PRECARI E RETE OSPEDALIERA RESTANO A RISCHIO IN SICILIA.”

07/12/2016 - “La crisi di governo appena apertasi non può costituire l’alibi per dimenticarsi dei precari siciliani che ora rischiano di veder saltato l’accordo inserito nella manovra finanziaria durante la campagna referendaria. Il Governo nazionale mantenga gli impegni presi prima di sbattere la porta e uscire di scena”. Commenta così Bernardette Grasso, deputata regionale di Forza Italia, le emergenze venutesi a ripresentare a causa della crisi di governo dopo il referendum.

“In Sicilia ci sono 15 mila lavoratori precari che attendono risposte. In campagna elettorale gli era stato promesso l’inserimento dell’accordo all’interno delle parti aggiuntive alla legge di stabilità. Oggi però il Senato vota saltando questi correttivi. La soluzione paventata dalla Regione del ricollocamento in Resais potrebbe non essere sufficiente. Le province siciliane sono infatti sull’orlo del dissesto a causa di una riforma pasticciata e degli aumenti dei contributi versati per il risanamento della finanza pubblica nazionale. Si rischia quindi di mettere in mobilità dei lavoratori spostandoli da una palude a un’altra.”

“La Sicilia guidata dal Pd in questi anni – conclude l’On. Grasso – passerà alla storia per i ritardi e le inefficienze. Basta vedere i dati Istat che certificano proprio oggi la crisi di povertà. Un siciliano su due è a rischio povertà ed esclusione sociale. La Corte dei Conti bacchetta il governo regionale per l’indebitamento pubblico che salirà alle stelle, il piano della rete ospedaliera, ennesima promessa elettorale, rischia di slittare ulteriormente. L’ombrello del governo Renzi ha tenuto nascoste queste emergenze che oggi sono più visibili che mai.”

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