Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CYBERSPIONAGGIO: VIP SPIATI, MASSONI SPIONI, L'OCCHIO NERO SULLE ISTITUZIONI

Spiavano politici e persone influenti per carpire informazioni strategiche, due arresti
Arrestati per spionaggio un ingegnere nucleare e sua sorella, entrambi residenti a Londra ma domiciliati a Roma, molto noti nel mondo dell’alta finanza capitolina

10/01/2017 - L'ingegnere nucleare Giulio Occhionero, 45 anni, e la sorella Francesca Maria, 49 anni, residenti a Londra ma domiciliati a Roma, sono stati arrestati dalla Polizia Postale sulla base delle indagini della Procura della Repubblica di Roma: avrebbero ‘spiato’ portali web istituzionali, tra i quali quello della Banca d'Italia, della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica italiana. Il gip Maria Paola Tomaselli scrive che gli Giulio Occhionero "al fine di trarne per sè o per altri profitto o di recare ad altri un danno accedevano abusivamente a caselle di posta elettronica protette dalle relative password di accesso sia personali che istituzionali appartenenti a professionisti del settore giuridico economico nonchè a numerose autorità politiche e militari di strategica importanza o di sistemi informatici protetti utilizzati dallo Stato e da altri enti pubblici".

L’accusa è di avere 'spiato' l'ex premier Matteo Renzi e il Partito Democratico, Apple dell'ex presidente del consiglio Matteo Renzi, gli account istituzionali degli ex Governatori della Banca d Italia Mario Draghi ora Presidente della BCE e Fabrizio Saccomanni. Tra gli account presenti nella lista e comprensivi della password se ne evidenziano alcuni con domini istituzionali interno.it, camera.it, senato.it, esteri.it e giustizia.it o riconducibili ad importanti esponenti politici, come Maurizio Scelli, Sergio De Gregorio, Domenico Gramazio, Stefano Caldoro".

Tra gli osservati dall`"Occhio(nero) della Piramide" gli appartenenti a una loggia massonica, archiviati sotto la sigla "Bros" (fratelli) in una cartella piazzata in una delle numerose drop zone all`estero. Con la sigla "Pobu" (Politicians Business), invece, venivano catalogati gli esponenti politici target del sodalizio criminale. L`indagine ha altresì permesso di ricostruire un complesso scenario fatto di società "a scatole cinesi" nazionali e straniere, usate come paravento per l`acquisizione, in via anonima, di servizi informatici all’estero.

Con l’operazione “Eye Pyramid” la Polizia postale ha scoperto una centrale di cyberspionaggio in danno di istituzioni, pubbliche amministrazioni, studi professionali, personaggi politici e imprenditori di rilievo nazionale. I due dovranno rispondere di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, accesso abusivo a sistema informatico aggravato e intercettazione illecita di comunicazioni. Le indagini svolte dal Cnaipic (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) hanno permesso di scoprire che la coppia gestiva una botnet formata da una rete estesa di computer, preliminarmente infettati con un malware denominato “Eye Pyramid”.

Attraverso questa struttura gli arrestati per anni hanno spiato le loro numerosissime vittime carpendo da remoto informazioni riservate, dati sensibili e notizie particolarmente strategiche, custodendole gelosamente su impianti informatici statunitensi, ora sequestrati grazie alla collaborazione della Cyber Division dell’FBI. E proprio la tempestiva cooperazione internazionale ha permesso di preservare l’intero scenario che i due stavano cercando di distruggere per il sospetto di essere stati scoperti.

Tra gli osservati dall’ “Occhio della Piramide” sono finiti anche gli appartenenti di una loggia massonica archiviati sotto la sigla “Bros” (fratelli) in una cartella allocata in una delle drop zone all’estero. Mentre con la sigla “POBU” venivano invece catalogati gli esponenti politici. Secondo gli investigatori, i pc dell'organizzazione sono circa 18mila e dovranno essere analizzati i file immagazzinati sui server più grandi, quelli negli Usa. Per saperne di più bisognerà aspettare i risultati della rogatoria internazionale.

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