Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

GIOVANI DEMOCRATICI: “ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ DI TENERE UNITO IL PD”

“La Federazione GD Messina richiama la carta di cittadinanza dei GD nel PD”. E’ arrivato il tempo di un’analisi seria e approfondita sul contesto politico-sociale in cui viviamo, nel quale assistiamo all’ incontrollato e pericoloso dilagare dei populismi e dell’antipolitica.

Messina, 19/02/2017 - Ricordiamo a noi stessi che ci impegniamo in politica per passione con la speranza e l’ambizione di cambiare le cose nella nostra società e anche nel nostro partito. Come generazione politica nata con il PD che non ha conosciuto in prima persona divisioni e logoramenti del passato, dobbiamo ribellarci ad ogni sentimento scissionista del nostro partito. La nostra generazione deve assumersi la responsabilità di tenere unito il PD, portando idee ed energie nuove, partendo da un maggiore contatto con il territorio e con i militanti. Oggi ci svolge l’ Assemblea Nazionale del PD che sarà un importante momento di confronto interno al partito, nella quale, speriamo, prevarrà il buon senso e lo spirito di unità, perchè è oggettivo che le divisioni abbiano delle gravi ripercussioni sulla forza del Governo, sulla forza politica progressista e soprattutto sul consenso politico ed elettorale, finendo gioco forza per lasciare campo aperto alle forze di destra e al Movimento 5 Stelle.

Come Giovani Democratici non possiamo esimerci dal commentare come insufficiente la gestione commissariale del partito nella provincia e ribadiamo con forza la necessità di un impegno serio di confronto non solo nel partito, ma anche tra questo e la giovanile, che promuoveremo nei prossimi giorni con la deputazione nazionale e regionale. Il vero fallimento sta nella mancanza di momenti di confronto con i militanti e la base nei territori e l’assenza di un tesseramento serio nei numeri e nella qualità, propedeutico alla costituzione di circoli unitari nei territori.

Anche su questo è arrivato il momento di assumersi la responsabilità politica della rinascita del partito in provincia di Messina, provando a tracciare il profilo del segretario della nostra Federazione, che dovrebbe essere capace di dare una spinta nuova, con una gestione condivisa, che valorizzi soprattutto le forze fresche che già oggi sono presenti nel partito, come quelle della giovanile. Per intenderci non l’ennesimo paracadutato o figlio dei signori delle tessere o peggio ancora una persona di basso profilo, che sta bene a tutti per non fare nulla.
Come giovani dobbiamo accrescere ancor di più il già fortissimo spirito di coesione che ci caratterizza così da ridonare il giusto valore alla tessera del PD come in passato è avvenuto per tutti i forti partiti di militanza e rappresentanza.
Partendo da ciò dobbiamo aumentare la nostra presenza sul territorio, ascoltare i nostri coetanei, guardare alle loro esigenze, denunciandone i disagi.
In primis, disoccupazione giovanile rispetto alla quale ci attende una seria analisi sui quesiti referendari in materia di lavoro.
E’ assurdo, nel 2017, che un giovane, non abbia la certezza di un futuro lavorativo in Italia; queste sono le battaglie che ci attendono nel 2017.
E vale la pena combatterle tutte.

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