Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

“PIPPO FINESTRA” VIOLA LA SORVEGLIANZA SPECIALE: ARRESTATO

03 Marzo 2017 - I Carabinieri della Stazione di Sinagra, in esecuzione di ordine espiazione pena in regime di carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Patti, nella tarda serata di ieri hanno tratto in arresto SINAGRA Giuseppe, cl.1976, di Sinagra. L’uomo, attualmente agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, dovrà scontare la pena di 1 anno, 3 mesi e 14 giorni di reclusione per aver commesso il reato di inosservanza degli obblighi della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di Sinagra, in quanto, nel periodo tra il 2007 e il 2008, violava ripetutamente le prescrizioni impostegli continuando a frequentare pregiudicati della zona Nebroidea e continuando a guidare autovetture pur avendo la patente revocata.

Il SINAGRA, detto “PIPPO FINESTRA”, è stato in passato un esponente di rilievo dei clan operanti nell’area brolese, tanto che, nel marzo 2003, fu tratto in arresto in flagranza di reato dai Carabinieri del ROS di Messina, all’atto di farsi consegnare il pizzo dal titolare di una grossa concessionaria di automobili.
Nel luglio del 2012, inoltre, era stato colpito da ordine di carcerazione scaturito dall’operazione Antimafia “Icaro”, per associazione a delinquere di stampo mafioso, per reati posti in essere dal 2000 al 2003 nel comprensorio nebroideo.

Successivamente, nel 2013, personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Patti e della Stazione Carabinieri di Sinagra, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione del sequestro preventivo dei beni finalizzata alla successiva confisca, emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria a seguito di indagini dei Carabinieri di Patti nell’ambito di un’articolata attività investigativa condotta nei confronti di varie famiglie mafiose, tra cui quella dei tortoriciani e dei barcellonesi.

Il provvedimento di sequestro emesso a suo tempo riguardava beni il cui valore complessivo era stato stimato per un importo pari a duecentomila euro ed in particolare: undici terreni agricoli, tre unità immobiliari e un buono postale, rispetto ai quali si rilevava la netta sproporzione tra i redditi dichiarati dall’interessato e le ricchezze dallo stesso accumulate nel tempo.
Il SINAGRA, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi dove espierà la detenzione.

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