Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

AUTOSTRADE SICILIA, GRASSO (FI): “PRATICAMENTE È UN ENTE CHE VA SOLO LIQUIDATO”

Comunicato stampa dell’on.le Bernardette Grasso su presidente Consorzio Autostrade Siciliane: “Faraci sostiene che il Cas si sostiene esclusivamente con gli incassi derivanti dal pedaggio autostradale, sostenendo che nulla sia mai stato erogato da soggetti terzi. A stupire sono anche le affermazioni che riguardano la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’autostrada...”

Messina, 03/03/2017 - “Con la nota stampa del 28 Febbraio scorso, il presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, Rosario Faraci, sostiene che l’intera rete autostradale (non soltanto la Messina-Catania) sia transitabile in sicurezza, da passeggeri e merci. E’ evidente che si tratta di dichiarazioni surreali, considerato lo stato disastroso del manto autostradale e la totale assenza delle minime condizioni di sicurezza. Esilaranti e contraddittorie invece le dichiarazioni relative alla situazione debitoria del CAS.  Faraci ammette da un lato la presenza di un’esposizione debitoria importante, della quale non si hanno le cifre, dall’altro contraddice il suo stesso direttore generale Pirrone che dichiarava, il 10 febbraio scorso dalle colonne del settimanale Centonove che i contenziosi del CAS non sono più di 4 o 5 e tutti in via di definizione bonaria”, così l’onorevole Bernardette Grasso di Forza Italia.

“Faraci sostiene che il Cas, ente pubblico non economico regionale, si sostiene esclusivamente con gli incassi derivanti dal pedaggio autostradale – prosegue l’esponente azzurra –, sostenendo dunque che nulla sia mai stato erogato da soggetti terzi. A stupire sono anche le affermazioni che riguardano la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’autostrada, perché se fossero state poste in essere le attività manutentive minime, oggi non assisteremo alla nascita di comitati di utenti dal nome ‘l’autostrada della vergogna A18’”.

Ad azioni amministrative con conseguenti adozione di delibere da parte dei Consigli Comunali.
“In questo quadro nebuloso e di gestione amministrativa e finanziaria incerta del CAS – conclude Grasso –, appare sempre più paradossale ed inverosimile l’idea del governo regionale di costituire una presunta NewCo già indebitata ancor prima di nascere, e tutto ciò senza che da organi di vigilanza statali di Anas sia mai giunto alcun via libera, tutto ciò in assenza assoluta di un reale quadro di garanzia dei livelli occupazionali del CAS”.

Quando invece sarebbe più opportuno al fine di assoggettare il Cas alle regole di controllo delle società pubbliche ivi comprese la contabilità, iniziare con la mera trasformazione in Ente di Diritto pubblico economico. Praticamente è un Ente che cosi com’è va solo liquidato!

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