Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

HOTSPOT MESSINA BOCCIATO, D'UVA: «IL GOVERNO ASSERVITO ALL’EUROPA CHE NON RISPETTA GLI ACCORDI»

HotSpot e ricollocamenti, D'Uva: «Il Governo asservito all’Europa che neppure rispetta gli accordi. Strategia fallimentare»
Messina, 17 maggio 2017 - "La mozione del M5S relativa agli hotspot è stata bocciata. Ci saranno altri due hot spot in Sicilia a, Messina e Palermo, che si aggiungeranno a quelli di Pozzallo, Trapani e Lampedusa". E' questo il commento del PortaVoce Francesco D'Uva sulla bocciatura della mozione, presentata dal MoVimento 5 Stelle, attraverso la quale i parlamentari pentastellati avevano chiesto non soltanto la chiusura degli hotspot esistenti, e la non apertura di altri in differenti porti, ma anche che l’Europa, alla luce degli impegni presi con l’Italia, mantenesse le promesse relative ai ricollocamenti.

"Avevamo anche richiesto di rivedere il Regolamento Dublino III - ha continuato D'Uva - ossia l'accordo tra il Governo e l’Europa siglato nel maggio 2015 per fronteggiare il fenomeno migratorio. Questo prevedeva che l’Italia istituisse sul proprio territorio gli hotspot, mentre l’Europa s’impegnava a ricollocare 160 mila migranti che arrivavano in Italia e in Grecia verso gli altri Stati europei. Gli hot spot sono nati ma delle 160 mila persone da ricollocare, alla data dell’11 maggio 2017, ne sono state ricollocate solamente 5.711".

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