Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

MAFIA TORTORICI: ARRESTATI PER ESTORSIONE PADRE E FIGLIO DELLA FAMIGLIA DEI TORTORICIANI

Operazione dei Carabinieri. Arrestati per estorsione padre e figlio affiliati alla famiglia mafiosa dei Tortoriciani. Documentate le ripetute minacce e intimidazioni commesse nei confronti di due imprenditori di Castell’Umberto nel settore dell’agricoltura biologica e commercio di mangimi e cereali

18/09/2017 - Nella prima mattinata di oggi i Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata di Militello (ME) hanno dato esecuzione, in Tortorici (ME), a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina su richiesta della competente Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, nei confronti di BONTEMPO SCAVO Antonino (52enne) e BONTEMPO SCAVO Sebastiano (25enne), appartenenti alla famiglia mafiosa dei “Tortoriciani”, ritenuti responsabili di tentata estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso (ex art. 7 L. 203/91).

Il provvedimento restrittivo trae origine dagli esiti di una complessa attività d’indagine, condotta – sin dal gennaio 2016 - dai militari della Compagnia Carabinieri di Sant’Agata di Militello (ME) attraverso una meticolosa raccolta di informazioni e con il supporto di una intensa attività tecnica di intercettazione. L’attività di indagine ha consentito di documentare le ripetute minacce e intimidazioni che i due arrestati hanno commesso nei confronti di due fratelli imprenditori di Castell’Umberto (ME), attivi nel settore dell’agricoltura biologica e commercio di mangimi e cereali.
L’inchiesta svolta dai Carabinieri ha consentito di documentare come i due arrestati, padre e figlio, sostenuti dalla loro riconosciuta appartenenza – quali esponenti di vertice – alla storica famiglia mafiosa di Tortorici, abbiano tentato di coartare la volontà dei commercianti, esercitando ripetute pressioni e minacce al fine di ricevere da loro un’ingente somma di denaro e altre utilità.

I due commercianti avevano da poco aperto un nuovo punto vendita nel comune di Mirto (ME), quando, Bontempo Scavo Antonino, si è presentato in negozio, “chiedendo” l’assunzione del figlio Sebastiano presso una delle loro imprese. A distanza di qualche tempo il ragazzo, con fare arrogante, è tornato nel locale, esigendo dai commercianti “il regalo”. Nel contempo, in diverse occasioni, gli indagati hanno prelevato della merce presso l’attività commerciale senza pagare quanto dovuto.
Da ricordare che BONTEMPO SCAVO Antonino, coinvolto nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum, è stato condannato dalla Corte di Assise di Appello di Messina a 13 anni e 6 mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso ed altro. Era uno degli esponenti della cosca mafiosa tortoriciana facente capo al boss BONTEMPO SCAVO Cesare, attualmente ristretto a seguito di condanna alla pena dell’ergastolo.

Inoltre BONTEMPO SCAVO Antonino, proprio nel territorio di Mirto (ME), era rimasto coinvolto in un agguato di stampo mafioso, nel quale era rimasto ucciso un sodale del gruppo criminale. A quei tempi, l’arrestato e la vittima, affiliati alla locale criminalità organizzata, erano dediti ad attività di usura ed estorsione nel territorio dei Nebrodi.
L’odierno provvedimento restrittivo si inserisce nella più ampia azione di contrasto alle pratiche estorsive ed usurarie in danno degli imprenditori dell’area nebroidea, intrapresa dal Comando Provinciale di Messina a seguito della recente recrudescenza di tali fenomeni, che ha consentito, sino ad ora, di ottenere importanti e significativi risultati operativi.
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Il Presidente della F.A.I. Antiracket Sant’Agata Militello – Nebrodi ACIS “G.Falcone” Giuseppe Foti, unitamente al Presidente Nazionale della FAI Antiracket Giuseppe Scandurra, desiderano complimentarsi con la Compagnia dei Carabinieri di Sant’Agata Militello per la complessa attività di indagine che ha portato all’arresto di Bontempo Scavo Antonino e Bontempo Scavo Sebastiano, appartenenti alla famiglia mafiosa dei così detti “Tortoriciani”, ritenuti responsabili di tentata estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso.
Ancora una volta siamo di fronte al fenomeno estorsivo che, direttamente o indirettamente, interessa il comprensorio nebroideo. L’egregio lavoro dei Carabinieri e la consapevolezza dei commercianti e degli imprenditori dell’esistenza di un’altra via che è quella della denuncia, ha indubbiamente attenuato la diffusione del fenomeno ma non l’ha definitivamente debellato. Per questo il nostro territorio deve proseguire nel percorso di legalità intrapreso a partire dagli anni ’90 senza mai abbassare la guardia.
La F.A.I Antiracket, inoltre, esprime piena solidarietà agli imprenditori di Castell’Umberto vittime di ripetute minacce e intimidazioni da parte dei suddetti estorsori e si rende altresì disponibile a garantire qualsiasi forma di sostegno alle vittime che vada dall’assistenza legale a quella morale e psicologica.

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