Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

VALLE DEL MELA PATTUMIERA D’ITALIA, L’AUTUNNO CALDO STA ARRIVANDO

La Sicilia non è la pattumiera dell’Italia l’autunno caldo sta arrivando. i territori si ribellano! Il 10 ottobre manifestiamo a Palermo. La Conferenza stampa si terrà giovedì 28 settembre 2017 ore 16:00 presso la sala parrocchiale di Archi - San Filippo del Mela (ME) per il lancio della marcia popolare del 10 ottobre a Palermo.

Messina, 26.09.2017 - Micidiali raffiche di decreti e ordinanze. Una dietro l’altra vengono emanate da uffici centrali, da dirigenti, da presidenti e assessori, da chi gestisce il potere “in nome del popolo” ma per conto di privati affaristi. È l’arroganza del potere contro i territori. È tutta munnizza. Ci si rivoltano dentro partiti politici, Confindustria, agenzie di controllo, istituzioni regionali e nazionali. Un sistema di sporchi affari e clientele, un sistema di scambi di favore, di corruzione diffusa, di interessi privati e di arricchimenti spudorati.

Siamo nel disastro e siamo sotto attacco da più fronti: il governo nazionale centralizza tutto il potere togliendo ogni possibilità di decisione alle comunità locali; il governo regionale si piega mellifluo a quello nazionale e alle cordate degli speculatori che lo dominano; Confindustria e gli amici affaristi nazionali e multinazionali banchettano sulla nostra salute e sui nostri territori (si vedano gli ultimi decreti per le discariche o l’affare vaccinazioni) rastrellando anche le briciole. E Mattarella riunisce i giornalisti chiedendo loro di diffondere ottimismo e fiducia. Ottimismo per cosa? Fiducia in chi? Ci vogliono tener buoni e docili, “buoni” cittadini, “buoni” consumatori, “buoni” pagatori di tasse e tasserelle in uno stillicidio sempre più letale.

Intanto dilagano le malattie da inquinamento ambientale, aumenta il numero dei poveri (oltre 900 mila), sempre più giovani sono costretti ad emigrare per sopravvivere (20 mila nuovi emigranti quest’anno) o restare nella disoccupazione, nel precariato e nello sfruttamento più sfrontato e ancora massacrati da un sistema fiscale di sanguisughe.

Che fanno Governo nazionale e governo Regionale?
Preparano la carica degli inceneritori!

Siamo in un disastro a cui ha per ultimo contribuito Crocetta, la sua Giunta multicolore, così come Confindustria e le bande di affaristi consorziate, per non parlare delle sconcertanti prese di posizione delle Soprintendenze (si pensi a quella di Micali di Messina sull’inceneritore nella Valle del Mela) o dei responsabili ASL (vedi il caso Lentini) che se ne infischiano della salute dei cittadini.
Proprio Crocetta da qualche tempo ha lanciato la sua nuova campagna elettorale con il motto “la Sicilia ai Siciliani”. Oltre il danno anche la beffa: la Sicilia è in mano a bande di speculatori senza scrupoli anche grazie a Crocetta.

Terra di discariche e inceneritori: è questa la funzione che viene assegnata ai territori siciliani che non hanno la “fortuna” di entrare nel giro del turismo o dell’agroalimentare dominato dalla grande distribuzione. Il Governo italiano attraverso l’emergenza vuole imporre un sistema centralizzato nazionale di gestione dei rifiuti e togliere alle comunità il diritto di parola e di decisione.
Ma sarà l’emergenza sociale a distruggerli. Non c’è più spazio per nessuna mediazione. Portiamo a Palermo nella sede del Governo Regionale la protesta dei territori.
È tempo di criticare il modo di produzione ed i rapporti politici dominanti, di pensare a partire dalle proprie realtà territoriali forme di autorganizzazione e autodeterminazione delle proprie esistenze.

Occorre un piano dei rifiuti calibrato sulle reali esigenze dei comuni Occorre fermare l’avanzata delle discariche private Occorre fermare le multinazionali dell'incenerimento Occorrono immediate opere di bonifica sotto controllo popolare Occorre muoversi nel senso dei rifiuti zero e del riciclo a partire dalla produzione Occorre costruire politiche di tutela ambientale e sociale dei territori Non vogliamo più morire di inquinamento e non vogliamo più emigrare per tentare di sopravvivere!

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