Ponte sullo Stretto, De Luca a Germanà: smentiteci se avete gli elementi per farlo

Ponte sullo Stretto: C. De Luca a Germana': smentiteci se avete gli elementi per farlo. A questa truffa di Stato diciamo NO e siamo pronti a reagire per difendere la Sicilia e i siciliani.  Messina, 26/04/2024 - "È chiaro che il buon Ninitto Germana' ancora una volta non ha capito cosa sta accadendo. Poco male, ancora una volta proviamo a spiegarglielo magari gli facciamo un disegnino così gli viene più facile. Rispetto alle considerazioni sulla partecipazione ai nostri eventi neanche rispondiamo... Per noi parlano le immagini che mostrano il popolo libero. Abbiamo denunciato ieri sera a Torre Faro la truffa di Stato che il buon Matteo Verdini sta mettendo in atto ai danni della Sicilia e dei Siciliani. Germana' se ne ha gli elementi risponda nel merito delle verità che ieri sera abbiamo portato a conoscenza della città.  Inutile tentare di sviare il discorso. Germana' e Salvini scendano in piazza a smentirci. Qualcosa mi dice però che questo non avverrà perché abb

SCUOLA, NUOVO ESAME I GRADO: NON CI SARÀ PIÙ IL VOTO IN DECIMI

Nuovo modello di valutazione responsabilizza scuole e famiglie. Le novità introdotte per la valutazione e per l’ammissione all’Esame finale nella scuola secondaria di I grado non incidono sul contrasto al bullismo e al cyberbullismo.

Roma, 12 ottobre 2017 – La circolare pubblicata martedì 10 ottobre dal Ministero con le indicazioni per le scuole sui contenuti del decreto attuativo della legge 107 del 2015 (Buona Scuola) sulla valutazione è molto chiara. E non fa che descrivere in modo più dettagliato, senza apportare nessun tipo di modifica, quanto previsto dai testi di legge approvati definitivamente ad aprile dal Consiglio dei Ministri, dopo una lunga consultazione parlamentare con più di cento soggetti auditi.

Cosa cambia nella scuola secondaria di I grado nella valutazione del comportamento con le norme introdotte ad aprile? Non ci sarà più il voto in decimi. Con un obiettivo preciso: dare un quadro più chiaro e completo sulla relazione che ciascuna studentessa o ciascuno studente hanno con gli altri e con l’ambiente scolastico. Rispettando quanto previsto dal principio di delega contenuto nella legge 107 del 2015 (comma 181, lettera i, punto 1), che chiedeva di mettere in rilievo la funzione formativa e di orientamento della valutazione. La nuova modalità di valutazione rilancia il rapporto scuola-famiglia responsabilizzando di più tutta la comunità scolastica e le famiglie.

Il comportamento, infatti, anche a causa della votazione numerica, è stato spesso confuso e semplificato in passato con la ‘condotta’, ma racchiude in sé altri elementi. Riguarda, infatti, gli aspetti della vita sociale, il rispetto delle regole, dei compagni, degli adulti, degli ambienti, e, più in generale, le competenze sociali e di cittadinanza. La valutazione espressa con un giudizio sintetico consentirà di predisporre al meglio, d’ora in poi, sia da parte delle scuole che delle famiglie, le forme di accompagnamento necessarie per migliorare la vita scolastica e il processo di apprendimento delle ragazze e dei ragazzi.

Perché le nuove norme non indeboliscono la lotta a bullismo e cyberbullismo, né il contrasto a comportamenti scorretti nelle aule come paventano alcuni? Perché resta in vigore, come specificano sia il decreto legislativo approvato ad aprile che la circolare emanata martedì scorso, la possibilità di non ammettere alla classe successiva o all’Esame finale coloro a cui sono state irrogate sanzioni disciplinari (articolo 2, comma 5, del decreto legislativo numero 62 del 2017, che richiama quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti).

Ma, soprattutto, cambia la logica del modello di intervento per la prevenzione e il contrasto al bullismo, che non viene legato al solo momento di assegnazione del voto o della valutazione finale, ma ad una progettazione più ampia prevista anche dall’attuazione della legge sulla prevenzione e il contrasto del cyberbullismo approvata a maggio dal Parlamento italiano, che, fra l’altro, istituisce, per la prima volta, la figura del referente di istituto, impegna gli Uffici Scolastici territoriali e le scuole a promuovere progetti e attività su questi temi.

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