Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

CARAVAGGIO. SGARBI SOLIDARIZZA CON IL SINDACO ACCORINTI

Il docufilm su Caravaggio. Sgarbi solidarizza con il sindaco Accorinti: “Se in un film su una vita così drammatica non entra un periodo come quello di Messina, il film è certamente un fallimento”. L’assessore: “A Messina il suo quadro più importante, sintesi di valori umani e religiosi: la “Natività” per la chiesa dei Cappuccini”. Il regista si è avvalso della consulenza dello storico dell’arte Claudio Strinati.

Palermo, 27 febbraio 2018 – Vittorio Sgarbi, assessore regionale dei beni culturali in Sicilia, si schiera con il sindaco di Messina Renato Accorinti nella polemica seguita alla proiezione del docufilm “Caravaggio, l’anima e il sangue” del regista Jesus Garces Lambert, pellicola che ha avuto come consulente lo storico dell’arte Claudio Strinati.
“Ha ragione – osserva Sgarbi – una ragione assoluta il sindaco di Messina: non si può immaginare un film su Caravaggio senza un’attenzione particolarissima all'epilogo della sua vita e della sua opera, che si compie, appunto, a Messina”.

Ricorda Sgarbi: “Perché Caravaggio sul finire del 1608, in fuga da Malta, va a Messina? Una scelta rischiosa, dal momento che la città era sede della rappresentanza più importante in Sicilia dei Cavalieri gerosolimitani, e poteva quindi essere facilmente individuato, arrestato e rispedito a Malta, da dove era fuggito evadendo spericolatamente dal Forte Sant'Angelo.

“Messina – ricostruisce Sgarbi - era, all'epoca, una città di centomila abitanti, grande quanto Roma, e Caravaggio vi trova successo e onore, e vi lascia, insieme alla teatrale “Resurrezione di Lazzaro”, il suo quadro più importante, sintesi di valori umani e religiosi: la “Natività” per la chiesa dei Cappuccini. Una Natività povera e, singolarmente, pagata dal Senato di Messina mille scudi, tra i compensi più alti di Caravaggio.

“Francesco Susinno, autore de "Le vite de' pittori messinesi“ – ricorda ancora Sgarbi - lo definisce «uomo di cervello inquietissimo, contenzioso e torbido», e che temeva di essere tradito e consegnato alla giustizia. Tanto che «molte volte andava a letto vestito e col pugnale al fianco che mai lasciava; per l‘inquietudine dell‘animo suo più agitato che non e' il mare di Messina»

“Se in un film su una vita così drammatica – conclude Sgarbi - non entra un periodo come quello di Messina, il film è certamente un fallimento”.

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