Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

SGARBI: «DI MAIO INDICA UN GENERALE AL MINISTERO DELL'AMBIENTE, È PROPAGANDA ELETTORALE: SI DIMETTA»

Politiche 2017. Di Maio indica Generale dell'Arma al ministero dell'Ambiente. Sgarbi: «Fatto assai grave che un Generale si presti a una operazione di propaganda elettorale: si dimetta». «Non era mai capitato - fa notare Sgarbi - che un Generale, senza prima sospendersi o entrare in aspettativa (dovere etico, prima di tutto) entrasse da protagonista in una campagna elettorale»

ROMA, 25/02/2018 - Vittorio Sgarbi chiede le dimissioni del Generale Silvio Costa, attuale comandante della Regione Campania dei Carabinieri forestali, indicato da Luigi Di Maio (con una sorprendente dichiarazione di disponibilità dello stesso Generale) come ministro dell'ambiente nel caso di una vittoria dei 5 Stelle.
«E' un fatto assai grave - attacca Sgarbi - che un Generale dei Carabinieri, istituzione a garanzia di tutti i cittadini, prima del voto, con una esplicita dichiarazione, per pura propaganda elettorale, contro ogni regola e galateo istituzionale, accetti la proposta d'incarico a ministro da parte di un sedicente candidato Presidente del Consiglio, peraltro di un governo che non ci sarà mai».

Annota Sgarbi: «Non era mai capitato che un Generale, senza prima sospendersi o entrare in aspettativa (dovere etico,prima di tutto) entrasse da protagonista n una campagna elettorale. Ma il contegno, la disciplina, il senso delle istituzioni e dell'onore - si chiede Sgarbi - sono per sempre perduti? Prendiamo atto, dunque, che Silvio Costa non è più il Generale dei Carabinieri degli italiani, ma dei 5 Stelle».
Conclude Sgarbi: «Mi auguro che Costa lasci oggi stesso l'Arma dei Carabinieri, così, nell'attesa della nomina a ministro, potrà essere un "Generale privato" del partito 5 Stelle, o in alternativa "guardia privata" del sedicente futuro Presidente del Consiglio, con stipendio da funzionario di partito. In caso contrario il generale Costa, non sarebbe un uomo d’onore»

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