Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SGARBI: «DI MAIO INDICA UN GENERALE AL MINISTERO DELL'AMBIENTE, È PROPAGANDA ELETTORALE: SI DIMETTA»

Politiche 2017. Di Maio indica Generale dell'Arma al ministero dell'Ambiente. Sgarbi: «Fatto assai grave che un Generale si presti a una operazione di propaganda elettorale: si dimetta». «Non era mai capitato - fa notare Sgarbi - che un Generale, senza prima sospendersi o entrare in aspettativa (dovere etico, prima di tutto) entrasse da protagonista in una campagna elettorale»

ROMA, 25/02/2018 - Vittorio Sgarbi chiede le dimissioni del Generale Silvio Costa, attuale comandante della Regione Campania dei Carabinieri forestali, indicato da Luigi Di Maio (con una sorprendente dichiarazione di disponibilità dello stesso Generale) come ministro dell'ambiente nel caso di una vittoria dei 5 Stelle.
«E' un fatto assai grave - attacca Sgarbi - che un Generale dei Carabinieri, istituzione a garanzia di tutti i cittadini, prima del voto, con una esplicita dichiarazione, per pura propaganda elettorale, contro ogni regola e galateo istituzionale, accetti la proposta d'incarico a ministro da parte di un sedicente candidato Presidente del Consiglio, peraltro di un governo che non ci sarà mai».

Annota Sgarbi: «Non era mai capitato che un Generale, senza prima sospendersi o entrare in aspettativa (dovere etico,prima di tutto) entrasse da protagonista n una campagna elettorale. Ma il contegno, la disciplina, il senso delle istituzioni e dell'onore - si chiede Sgarbi - sono per sempre perduti? Prendiamo atto, dunque, che Silvio Costa non è più il Generale dei Carabinieri degli italiani, ma dei 5 Stelle».
Conclude Sgarbi: «Mi auguro che Costa lasci oggi stesso l'Arma dei Carabinieri, così, nell'attesa della nomina a ministro, potrà essere un "Generale privato" del partito 5 Stelle, o in alternativa "guardia privata" del sedicente futuro Presidente del Consiglio, con stipendio da funzionario di partito. In caso contrario il generale Costa, non sarebbe un uomo d’onore»

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