Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

ACQUA POTABILE: SICILIA 22,7% POCO SODDISFATTI, 11,1% SODDISFATTI

22/03/2019 - Italia prima nell’Ue per prelievo di acqua per uso potabile. Il volume di acqua complessivamente prelevato per uso potabile dalle fonti di approvvigionamento presenti in Italia è di 9,49 miliardi di metri cubinel 2015, pari a un volume giornaliero pro capite di 428 litri, il più alto nell’Unione europea. Tuttavia, poco meno della metà di tale volume (47,9%) non raggiunge gli utenti finali a causa delle dispersionidi rete. L’erogazione giornaliera per uso potabile è quantificabile in 220 litri per abitante, 21 litri in meno rispetto al 2012.

Molto o abbastanza soddisfatte del servizio idrico più di 8 famiglie su dieci.

Nel 2018 sono circa 24 milioni 800 mila (95,8% del totale) le famiglie che dichiarano di essere allacciate alla rete idrica comunale. A livello territoriale la quota più alta,98,5%,è nel Nord-ovest mentre la più bassa si registra nelle Isole (93,1%). Il 4,2% delle famiglie dichiara invece una fonte di approvvigionamento diversa dalla rete comunale attraverso pozzi, sorgenti o altre fonti private.
Le famiglie allacciate alla rete idrica comunale che si ritengono molto soddisfatte del servizio offerto sono il 21,3%, quelle abbastanza soddisfatte il 63,3%. Il livello di soddisfazione complessivo varia sensibilmente sul territorio (Figura 1). Le famiglie molto o abbastanza soddisfatte sono nove su dieci al Nord, otto nel Centro e nel Sud e scendono a sette nelle Isole. Tuttavia vi sono aree geografiche del Paese in cui la quota di famiglie poco soddisfatte supera di gran lunga la percentuale di quelle molto soddisfatte. Gli scostamenti maggiori si registrano in Calabria (26,6% poco soddisfatte contro 9,6% molto soddisfatte), Sardegna (24,3% contro 8,8%) e Sicilia (22,7% contro 11,1%).

Al Nord la soddisfazione più elevata per la fornitura di acqua nelle abitazioni
La fornitura di acqua potabile è valutata dalle famiglie sotto vari aspetti: interruzioni del servizio, livello di pressione dell’acqua, odore, sapore e limpidezza dell’acqua, frequenza di lettura dei contatori e della fatturazione, comprensibilità delle bollette. Il giudizio di moderata soddisfazione su tali aspetti del servizio prevale nettamente sulla piena soddisfazione.
Il Nord mostra sempre le quote più elevate di famiglie molto o abbastanza soddisfatte;i valori declinano nelle altre ripartizioni geografiche raggiungendo il minimo nelle Isole.

Rispetto all’assenza di interruzioni della fornitura, l’87,4% delle famiglie dichiara di essere molto o abbastanza soddisfatto. Tuttavia, in Calabria e Sicilia quelle poco o per niente soddisfatte raggiungono il 40,2% e il 31,9%.
Sul giudizio nei confronti del livello di pressione dell’acqua le famiglie molto o abbastanza soddisfatte sono l’83,1%. Ancora una volta, le quote più alte di famiglie poco o per niente soddisfatte si registrano in Calabria (33,7%) e Sicilia (29,6%).

Riguardo all’odore, al sapore e alla limpidezza dell’acqua, le famiglie che si ritengono molto o abbastanza soddisfatte sono il 72,3%, poco più di un quarto (26,8%) quelle poco o per niente soddisfatte. La quota di famiglie insoddisfatte è molto più alta in Sicilia (49,7%), Sardegna (42,7%) e Calabria (41,5%).

Sulla frequenza di lettura dei contatori, sette famiglie su dieci dichiarano di essere molto o abbastanza soddisfatte. Anche in questo caso è ragguardevole la quota di famiglie poco o per niente soddisfatte (26,4%). Percentuali molto superiori al valore medio si registrano in Sicilia (48,0%), Calabria (42,1%) e Campania (41,9%).
Quanto al giudizio sulla frequenza della fatturazione, le famiglie molto o abbastanza soddisfatte sono il 78,2%. In Sicilia la percentuale di famiglie poco o per niente soddisfatte raggiunge il 42,1%. Meno alte, ma pur sempre considerevoli, le percentuali in Calabria (39,3%) e Sardegna (37,8%).

Il livello di soddisfazione delle famiglie è più basso riguardo alla comprensibilità delle bollette: solo sei su dieci dichiarano di essere molto o abbastanza soddisfatte. Le famiglie poco o per niente soddisfatte sono il 37,3%,mala quota aumenta sensibilmente in tre regioni del Mezzogiorno, al punto da interessare circa la metà delle famiglie: Campania (51,5%), Sicilia (50,6%) e Sardegna (49,4%).

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