Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

INFANZIA, SIAMO SOTTO AL PARAMETRO DEL 33% FISSATO DALL’UNIONE EUROPEA

ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA

Roma, 21/03/2019 - Nell’anno scolastico 2016/17 sono stati censiti sul territorio nazionale 13.147 servizi socio-educativi per l’infanzia. I posti autorizzati al funzionamento sono circa 354mila, pubblici in poco più della metà dei casi.
 I posti disponibili coprono il 24% del potenziale bacino di utenza (bambini residenti sotto i 3 anni). Tale dotazione è ancora sotto al parametro del 33% fissato dall’Unione europea per sostenere la conciliazione della vita familiare e lavorativa e promuovere la maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
 La diffusione dei servizi risulta molto eterogenea sul territorio.I posti variano da un minimo del 7,6% deipotenziali utenti in Campaniaa unmassimo del 44,7% in Valle D’Aosta.
 La dotazione di servizi sul territorio penalizza i comuni più piccoli rispetto ai capoluoghi di provincia.

 La spesa media dei comuni per gestire i servizi pubblici o privati convenzionatiè molto variabile tra le regioni.Si passa da un minimo di 88 euro l’anno per un bambino residente in Calabria a un massimo di 2.209 euro l’annonella Provincia Autonoma di Trento.
 A partire dall’anno scolastico 2011/12si registra un calo dei bambini iscritti nei nidi comunali e convenzionati con i comuni. Dal 2012 si riducono anche le risorse pubbliche disponibili sul territorio.Nel triennio 2014-2016 rimangono sostanzialmente stabili sia gli utenti serviti sia la spesa dei comuni.
 Il calo degli utenti riguarda principalmente i nidi comunali gestiti direttamente mentre aumentano le gestioni affidate ai privati, dove i costi medi per bambino a carico dei comuni sono decisamente più bassi.

Tutti i dati, anche a livello di singolo Comune, sono disponibili su I.stat, il datawarehouse dell’Istituto, al Tema Assistenza e previdenza – Servizi sociali – Servizi socio-educativi per la prima infanzia.


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