Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

QUESTIONE MORALE: "SI FACCIA IL 30 APRILE PER RICORDARE LE VITTIME DI MAFIA

Questione morale. Fava "Si faccia il 30 aprile anche per ricordare La Torre e vittime di mafia"

PALERMO, 19 aprile 2019 – “Il Presidente Miccichè convochi l'aula il 30 aprile per il dibattito sulla questione morale. Sarebbe un modo non liturgico per ricordare Pio La Torre e le altre vittime di mafia, alle quali l'Ars ha voluto
dedicare una giornata della memoria proprio quel giorno".

Lo propone il Presidente della Commissione antimafia dell'Ars, Claudio Fava, secondo cui "la memoria è utile se ci aiuta a comprendere il
presente, altrimenti diventa solo un esercizio di stile. E il presente, oggi in Sicilia, parla d'una condizione malata della politica, pervasa da interessi illeciti e criminali.

Alle inchieste giudiziarie in corso - conclude Fava - non si può contrapporre solo il pervicace silenzio del presidente Musumeci e un generico atto di fiducia nella magistratura: occorre che la politica
si assuma le proprie responsabilità. Intanto con un confronto aperto e non più differibile, tra governo e Assemblea".


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