Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

SCUOLA. 50 MLN BLOCCATI PER GLI STUDENTI SICILIANI, MANCA IL PERSONALE

Scuola. 50 mln per gli studenti bloccati "per mancanza di personale". Caronia "Incredibile. Musumeci sblocchi procedure". Le borse di studio ferme al 2014

Palermo, 8 ottobre 2019 - 50 milioni di euro per gli studenti siciliani fermi nei cassetti dell'Assessorato regionale e borse di studio non erogate dal 2014, con tanti beneficiari che nel frattempo hanno pure terminato gli studi.Di questa sitauzione si è discusso stamattina, su richiesta di Marianna Caronia, in V Commissione all'ARS, dove sono stati ascoltati i dirigenti dell'Assessorato regionale.
"Siamo rimasti esterrefatti - ha detto Caronia - nell'apprendere che la Regione non ha personale per il disbrigo di queste pratiche. Si, proprio così, la mastodontica Regione Siciliana non ha qualche dipendente che possa materialmente preparare pochi atti formali, perché il grosso del lavoro lo fanno i comuni che raccolgono tutte le istanze.
I dirigenti regionali si sono letteralmente arrampicati sugli specchi per trovare giustificazioni all'ingiustificabile."

La legge regionale 62 del 2000 ha previsto infatti che la Regione eroghi le borse a tutti gli studenti delle scuole primarie (ex elementari) e primarie di primo e secondo grado (ex scuole medie e superiori) ripartendo i fondi in base al numero di richiedenti ed alla rispettiva situazione economica in base all'ISEE.
Si va quindi da poche decine di euro fino ad oltre 1.000 euro per singolo studente.

Per Caronia, "una legge nata per sostenere gli studi per ragazzi e ragazze meritevoli e in condizioni economiche svantaggiate si è trasformata nell'ennesima beffa e presa in giro con la Regione che incassa i soldi dallo Stato e poi li tiene nei propri cassetti. Nel frattempo ci sono studenti che hanno pure finito il proprio percorso scolastico."
"Mi aspetto dal Presidente Musumeci e dall'Assessore Lagalla - ha concluso la parlamentare - che non tollerino ulteriormente questa situazione, imponendo ai propri dirigenti di procedere all'erogazione delle somme in tempi brevissimi."

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