Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

A NASO IL “VIAGGIO IMMAGINARIO” DI KABALLÀ E VASTA

AL TEATRO ALFIERI DI NASO (MESSINA), MUSICA, POESIA E CINEMA IN SCENA PER IL “VIAGGIO IMMAGINARIO” DI KABALLÀ CON IL POLISTRUMENTISTA ANTONIO VASTA. Appuntamento domenica 16 febbraio alle ore 18:30

Naso (Me), 3 gennaio 2020 – Domenica 16 febbraio alle ore 18:30 al Teatro Alfieri di Naso (Messina)
in cartellone per “Il teatro siamo Noi - #diversamentegiovani”, la Stagione coordinata da Oriana
Civile, è di scena Kaballà e il suo “Viaggio immaginario nella Sicilia della memoria”. Contaminazione tra musica colta e popolare, poesia e letteratura, cinema e teatro, lo spettacolo vedrà sul palco insieme con l’eclettico musicista siciliano Giuseppe "Pippo" Rinaldi, in arte Kaballà, anche il polistrumentista Antonio Vasta al pianoforte.
Da Milano, dove vive e lavora da anni, Kaballà, nato in Sicilia, ha scritto e composto per
alcuni dei nomi più importanti della canzone Italiana e internazionale, da Carmen Consoli a Placido
Domingo, da Eros Ramazzotti a Josh Groban, da Mario Incudine a Mario Venuti, da Antonella
Ruggiero a Tony Canto. Come autore ha vinto premi di rilievo, tra i quali premio della critica e
primo premio a Sanremo. Antonio Vasta, compositore e musicista (pianoforte, fisarmonica,
zampogna, organetto diatonico) di Barcellona Pozzo di Gotto, vanta tra l’altro, collaborazioni con
Francesco De Gregori e Franco Battiato.

“Viaggio immaginario nella Sicilia della memoria” espande i confini del concerto verso altri
territori artistici, raccontando anche attraverso l’uso del dialetto una Sicilia sempre protagonista,
prepotente, dolce, aspra e sapiente. Tra le sue canzoni ri-arrangiate in modo essenziale e raffinato,
che sfiorano il jazz e la world music, Kaballà rilegge brani di poesia e prosa che spesso lo hanno
ispirato - da Sciascia a Pirandello, da Consolo a Brancati - mentre su uno schermo scorrono
immagini di grande suggestione, brani di film storici da Visconti ai Fratelli Taviani, da Straub e
Huillet all’Istituto Luce, sapientemente montati da Sebastiano Gesù, critico cinematografico e
docente di storia del cinema all’Università di Catania, scomparso recentemente. Tutto questo per
narrare – sul filo del ricordo e con la forza del paradigma - una terra, un popolo, un “modus
vivendi”.
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Giuseppe Rinaldi, in arte Kaballà, nasce a Caltagirone ma vive e lavora a Milano. Il suo primo
album è Petra lavica del 1991, un lavoro nel quale si fondono elementi stilistici della musica
popolare, del rock e della world music. Sempre nel 1991 è finalista al premio Tenco.
L’anno prima inizia la sua collaborazione con il cinema scrivendo, su musica di Nino Rota, il testo in
dialetto siciliano della celebre serenata cantata nel film Il padrino - Parte III di Francis Ford
Coppola, brano riproposto recentemente dagli Avion Travel nel loro album Nino Rota, l'amico
magico dedicato all'opera del grande compositore.
Nel 2005 Kaballà collabora con Eros Ramazzotti firmando diversi brani tra cui i duetti con
Anastacia e Ricky Martin.
Nello stesso anno si consolida il sodalizio artistico con l'amico Mario Venuti, con il quale inizia
un'intensa collaborazione nella scrittura di brani per altri interpreti e per lo stesso Venuti.

Dopo un primo esordio come autore al Festival di Sanremo nel 1999 con il brano Non ti dimentico
(Se non ci fossero le nuvole) interpretato da Antonella Ruggiero, sono quattro i Festival ai quali
Kaballà e Venuti partecipano come coautori: nel 2004 con il brano Crudele, cantato dallo stesso
Venuti, con il quale ottengono il Premio della Critica; nel 2005, con il brano Echi d'infinito
interpretato da Antonella Ruggiero, che vince il primo posto nella categoria donne. Ritorna a
Sanremo nel 2010 firmando il brano di Nina Zilli, L'uomo che amava le donne, che vince ancora il
Premio della Critica.

Tra i tanti artisti con cui Kaballà ha collaborato nel corso degli anni ci sono Anna Oxa, Mietta,
Antonella Ruggiero, Carmen Consoli, Paola Turci, Raf, Ron, Alex Britti e i Tazenda.
Nel 2008 Kaballà co-firma alcuni brani dell'album di Plácido Domingo Amore infinito, progetto
nato dall'idea di far diventare canzoni le poesie e gli scritti di Karol Józef Wojtyła.
Nel 2015 firma, insieme a Mario Incudine, la traduzione in dialetto siciliano de Le supplici di Eschilo
in scena al Teatro Greco di Siracusa, con la regia di Moni Ovadia e Mario Incudine e le musiche
originali di Mario Incudine.

Antonio Vasta, musicista polistrumentista dal duplice percorso (classico ed etnico), ha una
speciale inclinazione per la fisarmonica e l’antica tradizione della zampogna. Le sue ricerche
spaziano dalla world music, alla musica popolare, ai suoni tradizionali dell’Italia del Sud.
Fondatore del gruppo di musica popolare Musìa e membro dell’Orchestra Popolare Italiana, ha
partecipato come musicista a diverse rappresentazioni teatrali, quali Cannibardo e la Sicilia di
Andrea Camilleri (2011), Il dolore pazzo dell’Amore di Pietrangelo Buttafuoco (2013) e Le Supplici
di Eschilo al teatro greco di Siracusa con la regia di Moni Ovadia e Mario Incudine (2015). Ha inciso
oltre 20 dischi tra i quali spiccano le due partecipazioni con Francesco De Gregori Vola,vola,vola e
il recentissimo Vivavoce.

Nel 2010 ha ricevuto il Premio Speciale della Critica all’XI Festival della Nuova Canzone Siciliana
con la canzone “Duminica Matina” scritta insieme a Mario Incudine e Franco Barbarino. A
settembre del 2012 il premio “Marco Patti” dedicato alle Giovani Eccellenze della Musica Siciliana.
Nel dicembre 2012 ricevuto il Premio Corrado Maranci 2012 “per la Musica Popolare“. A Giugno
del 2015 a Barcellona Pozzo di Gotto, la città Antonio Vasta, il “Riconoscimento speciale Rotary
2015”.

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